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Banche Italia, Mediobanca Sec: con stress test lieve rischio per Carige e Mps

Pubblicato 07.10.2014, 13:40
Aggiornato 07.10.2014, 13:50
© Reuters La sede del Monte dei Paschi a Siena
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MILANO (Reuters) - Le banche italiane hanno una struttura solida e buffer di capitale sufficiente per affrontare gli esercizi europei sui bilanci bancari ma Carige e Mps rischiano di fallire il comprehensive assessment anche se marginalmente e con un eventuale deficit che potrà comunque essere coperto con le misure già messo in atto.

E' quanto emerge dall'analisi di Mediobanca Securities che in generale conferma il giudizio "overwight" sul settore dopo che le ultime vendite dovute ai recenti dati macro poco incoraggianti hanno fatto riemergere multipli interessanti.

Inoltre un eventuale 'QE' della Bce pone le banche italiane in pole position per i benefici attesi.

Secondo le simulazioni del broker, dall'Aqr su Carige potrebbe emergere uno scostamento di 60 punti base rispetto alla soglia minima dell'8%, equivalente ad un deficit di capitale stimato a meno di 150 milioni di euro.

"Questo gap non dovrebbe essere attribuito all'Aqr di per sé, ma per i bassi ratios di capitale di partenza (8,9%)", spiega Mediobanca.

"Se aggiungiamo lo stress-test calcoliamo che solamente Carige e Mps rischiamo di fallire il Comprhensive assessment, ma il fallimento sarebbe marginale (uno shorftall per entrambi minore di 0,1 miliardi di euro)", aggiunge Mediobanca sottolineando che in entrambi i casi il deficit sarebbe coperto dalla forte riduzione degli Rwa.

Quanto ai singoli titoli gli analisti di Mediobanca riavviano la copertura di Pop Emilia con un rating "outperform" e target price di 7,5 euro, Banca Carige ("neutral" con target price a 0,11 euro) e Credito Valtellinese ("neutral" e target price a 0,95 euro).

Confermati i rating "outperform" su Unicredit e Intesa Sanpaolo con target price invariati rispettivamente a 8,90 euro e 2,80 euro.

© Reuters. La sede del Monte dei Paschi a Siena

Gli analisti rimangono con "outperform" anche su Ubi Banca (ma con target price rivisto da 8,30 a 7,80 euro), Banco Popolare (target rivisto da 14,50 a 14 euro) e Credem ( target price a 8,60 euro) mentre ribadiscono "neutral" per Mps (target price a 1,15 euro) e Pop Milano (target price a 0,67 euro).

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