FRANCOFORTE (Reuters) - I consiglieri della Banca centrale europea si stanno concentrando sull'evoluzione del percorso di rialzo dei tassi di interesse dato che anche alcune 'colombe' sono ormai d'accordo sul fatto che il Qe debba terminare quest'anno.
Lo hanno riferito a Reuters alcune fonti vicine alla discussione.
Cinque di queste hanno spiegato che i consiglieri sono a proprio agio con le previsioni dei mercati, tra cui quella di un rialzo dei tassi entro metà 2019, aggiungendo che il dibattito si concentra sempre più sull'ammontare e sulla velocità del successivo percorso di rialzo dei tassi, dato che alcuni vogliono che le aspettative future siano contenute alla luce del lento rimbalzo dell'inflazione.
"L'unica ragione per estendere il programma è quella di spostare in avanti le aspettative di un rialzo e ancorare la curva dei rendimenti", ha spiegato una delle fonti. "Ma questo obiettivo si può raggiungere con altri strumenti, per esempio una 'forward guidance' più precisa o con più operazioni di rifinanziamento a lungo termine".
La Bce non ha commentato e le fonti hanno detto che non è stata presa una decisione sul futuro del Qe.
Il Qe, che è già stato prolungato diverse volte, dovrebbe concludersi a fine settembre.
"Non ho visto uno scenario concreto per un'ulteriore estensione", ha detto una seconda fonte. "Tuttavia dobbiamo gestire in modo molto attento le aspettative sui tassi, soprattutto alla luce del rischio per commercio e forex".
Preoccupate per l'eventualità di una guerra commerciale con gli Usa e per la crescente volatilità nei mercati dei cambi, le fonti hanno detto che la decisione 'clou' sull'eventuale estensione del Qe oltre settembre verrà con ogni probabilità presa abbastanza tardi, vale a dire a giugno o luglio.
I mercati monetari stanno prezzando in modo pieno un aumento dei tassi di interesse di 10 punti base nel secondo trimestre del prossimo anno e almeno un altro nel 2019, mentre il tasso sui depositi è visto passare da -0,40% a zero nel giro di due anni.
(Balazs Koranyi)