Gli analisti di Bank of America (BofA) hanno previsto che il trend disinflazionistico in Australia probabilmente continuerà, basandosi sui prossimi dati dell'Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) per il quarto trimestre del 2024 che saranno rilasciati dall'Australian Bureau of Statistics (ABS).
Le previsioni suggeriscono un moderato aumento del CPI headline dello 0,2% su base trimestrale e del 2,3% su base annua, in calo rispetto al 2,8% del trimestre precedente, attribuito in gran parte ai rimborsi sull'elettricità. Inoltre, ci si aspetta che anche l'inflazione di fondo mostri un declino, con un'inflazione media troncata prevista allo 0,5% su base trimestrale e al 3,2% su base annua.
L'analisi di BofA indica che la diffusione e l'ampiezza dell'inflazione sono migliorate, con meno componenti del CPI in aumento oltre il 3% rispetto all'anno scorso. I servizi sono visti come un fattore continuo nel sostenere i livelli di inflazione, mentre i prezzi dei beni sono in tendenza al ribasso. Ci si aspetta che questa divergenza continui. In particolare, i prodotti lattiero-caseari, la frutta e la verdura sono tra i principali contributori alla disinflazione dei beni, una tendenza coerente con altre economie.
In termini di strategia di mercato, BofA suggerisce che il momento ottimale per impegnarsi con gli Overnight Indexed Swaps (OIS) della Reserve Bank of Australia (RBA) potrebbe essere dopo il rilascio dei dati CPI. Gli analisti della banca ritengono che anche se l'inflazione media troncata fosse leggermente superiore alle attese allo 0,6% su base trimestrale, il mercato probabilmente prezzerebbe almeno 12 punti base di tagli, equivalenti a una probabilità del 50-50. Se il CPI medio troncato si allineasse alle previsioni di BofA allo 0,5% su base trimestrale, i prezzi di mercato potrebbero indicare 20-22 punti base di tagli.
Gli analisti notano che, supponendo che i dati CPI non rivelino scenari di rischio estremo, potrebbe esserci un'opportunità attraente di rischio/rendimento per posizionarsi sugli OIS RBA di febbraio o maggio 2025, anticipando meno tagli dei tassi. Questa prospettiva è particolarmente rilevante poiché non sono previsti ulteriori rapporti sull'occupazione prima della prossima riunione della RBA.
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