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Borsa Milano in calo su realizzi e Trichet, male Fiat e banche

Pubblicato 07.05.2009, 17:55
Aggiornato 07.05.2009, 18:05
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MILANO, 7 maggio (Reuters) - Seduta a più facce per Piazza Affari. Tonico fino all'apertura di Wall Street, l'azionario di Milano ha subìto uno sbandamento dopo l'avvio stentato della borsa Usa, per poi recuperare qualcosa nel finale.

A determinare il movimento, oltre a Wall Street, secondo gli operatori, sono state le parole del presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, e l'andamento di Fiat.

"Trichet ha detto diverse cose negative", ha commentato un dealer. "Ha parlato di inflazione negativa a metà anno, ha anticipato una revisione al ribasso delle stime e ha affermato che il livello attuale dei tassi (1%) non rappresenta necessariamente un minimo".

Peraltro, un secondo operatore ritiene che il cambio di rotta sia stato il risultato di prese di beneficio. "E' ancora un mercato tecnico", ha argomentato. Anche un terzo trader ha attribuito la flessione "ai realizzi dopo il rally delle scorse settimane".

In chiusura, l'indice S&P/Mib <.SPMIB> ha perso l'1,44%, a 19.814 punti, allontanandosi da quota 20.000; in mattinata, l'indice si era spinto sino a un massimo di 20.676 punti, non lontano dal picco dell'anno di 20.996 punti, che risale al 6 gennaio. Il Mibtel <.MIBTEL> è arretrato dell'1,11%. L'AllStars <.ALLST> è calato dello 0,4%, a 9.565 punti, dopo aver segnato intraday il massimo dell'anno a 9.827 punti.

Scambi ai massimi dell'anno: sono stati conclusi 496.868 contratti, per un controvalore di 5,110 miliardi di euro.

* Già debole in mattinata, colpita dalle prese di beneficio, FIAT è peggiorata dopo la pubblicazione delle anticipazioni dell'intervista di Sergio Marchionne all'Economist. "Non piace l'idea di farsi carico di tutte le passività e delle pensioni di Opel", ha commentato un'operatrice. Il titolo del Lingotto è calato del 5,2%.

* Giornata molto nervosa per le banche. INTESA SANPAOLO ha lasciato sul terreno il 2,17%, una flessione che un dealer attribuisce "all'apertura di un'indagine dell'Antitrust sul patto Generali-Agricole". UNICREDIT si è spinta sino a 2,1750 euro, nuovo massimo dell'anno, ma nel pomeriggio è stata colpita da un'ondata di vendite, che hanno fatto precipitare le quotazioni sino a 1,9330 euro. Nell'ultima parte, il titolo di Piazza Cordusio ha recuperato e sbandato nuovamente, terminando in ribasso del 3,34%, a 1,9840 euro.

* Contrastati gli altri istituti di credito. BANCO POPOLARE ha guadagnato il 5,99%, dopo che Cheuvreux ne ha alzato il rating a "outperform" da "underperform", mentre Ubs ha incrementato il targer price. MEDIOLANUM è scesa del 4,92% e UBI BANCA del 4,09%.

* Prese di beneficio su alcuni dei titoli più brillanti delle ultime settimane: ANSALDO STS -4,64%, PIRELLI -3,91%, CIR -4,21%.

* TELECOM ITALIA ha lasciato sul terreno l'1,4%, nella giornata in cui è stata pubblicata la trimestrale.

* Contrastato il comparto energetico, sostenuto solo in parte dal rialzo dei prezzi del greggio. ENI è scesa dello 0,66% e SAIPEM dell'1,96%, mentre TENARIS , che nella notte ha pubblicato la trimestrale, è salita del 3,15%. Le utilities hanno visto SNAM RETE GAS guadagnare il 2,84% e TERNA il 2,04%, mentre A2A è calata del 2,2% ed ENEL dell'1,4%.

* Brillanti nella prima parte della seduta, i media sono stati colpiti dai realizzi nel pomeriggio. MEDIASET ha ceduto il 3,67% nella giornata in cui la controllata Telecinco ha comunicato la trimestrale. Un trader dice che "Bank of America ha inserito Mediaset nella lista delle società media europee sconsigliate". Nel settore, MONDADORI ha perso il 2,28%.

* PRYSMIAN , che a mercati chiusi ha pubblicato la trimestrale, è scesa del 4,82%.

* Fra le small e mid cap, MARIELLA BURANI è balzata del 6,49% dopo lo stop alla fusione con ANTICHI PELLETTIERI (+7,7%).

* ACEA ha lasciato sul terreno il 7,66%, affossata dai timori sulla trimestrale e sulle difficoltà nell'alleanza con la francese Suez.

* Altro rally per CELL THERAPEUTICS : +54,97%, nella giornata in cui ha pubblicato la trimestrale.

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