---------------------------------------------------------------- INDICE ORE 8,55 VAR% CHIUSURA 2008 MS A-P exJ <.MIAPJ0000PUS> 240,43 -2,83 247,35 HONG KONG <.HSI> 13.949,93 -2,97 14.387,48 SINGAPORE <.FTSTI> 1.789,65 -0,91 1.761,56 TAIWAN <.TWII> 4.453,90 -0,31 4.591,22 SEOUL <.KS11> 1.156,75 -2,05 1.124,47 SHANGHAI COMP <.SSEC> 1.900,347 -0,24 1.820,80 SYDNEY <.AXJO> 3.683,3 -1,40 3.722,30 INDIA <.BSESN> 9.148,44 -2,74 9.647,31 ----------------------------------------------------------------
MILANO, 13 gennaio (Reuters) - La preoccupazione per le pesanti perdite di giganti come Citigroup e Sony hanno messo sotto pressione le borse asiatiche oggi, segnalando l'ampiezza della crisi economica globale e dando slancio ad asset meno rischiosi come i titoli governativi.
L'indice regionale MSCI dell'azionario dell'Asia-Pacifico - che non comprende la borsa di Tokyo - intorno alle 8,30 cede quasi un punto percentuale, la quinta seduta consecutiva di ribassi.
Parallelamente, i rendimenti del benchmark decennale giapponese sono scesi di 4,5 punti base all'1,240%, in direzione del minimo di cinque anni dell'1,155% di fine dicembre.
Le singole piazze azionarie procedono, in realtà, in ordine sparso con SINGAPORE <.STI> in tenuta, mentre HONG KONG <.HSI> e SHANGHAI <.SSEC> sono al palo. Il listino cinese è affossato dai titoli dei produttori di metalli non ferrosi - dopo la flessione dei prezzi del rame - e dai bancari, penalizzati da Shenzhen Development Bank <000001.SZ>, che ha abbassato le stime di utile 2008.
Viceversa SEUL <.KS11> ha chiuso in rialzo di poco meno di un punto percentuale grazie a Hynix <000660.KS> - sostenuta dalla scommessa che i prezzi dei semiconduttori abbiano toccato il fondo - e dai bancari. Ancora più pronunciati i guadagni di TAIWAN <.TWII> che rimbalza dai minimi di due settimane: TSMC <2330.TW> ha messo le ali ai tecnologici dopo la notizia che a febbraio dovrebbe aumentare il proprio tasso di sfruttamento della capacità produttiva.
Sul mercato valutario, l'euro ha esteso le perdite contro il dollaro, portandosi vicino ai minimi di un mese sulle attese di una manovra accomodante della Banca Centrale Europea. La moneta unica è debole anche contro yen. Quotazioni del petrolio ancora sotto pressione, intorno a 36,5 dollari al barile.