Investing.com – Dopo la serie di dati deludenti rilasciati di recente, gli investitori attenderanno il report sulla crescita del quarto trimestre USA, alla ricerca di indicazioni sulla forza dell’economia.
Oltre ai dati sul PIL sono attesi i dati PCE sull’inflazione relativa ai consumi procapite, l’indicatore preferito dalla Federal Reserve.
Inoltre, i trader si concentreranno sui tanti interventi attesi dai membri della Fed, per cercare di carpire informazioni sul futuro della politica monetaria nei prossimi mesi. La Fed la settimana scorsa ha fatto capire di non aver intenzione di alzare nuovamente i tassi quest’anno, un presa di posizione che potrebbe indicare la conclusione di questo ciclo di inasprimento monetario in corso da tre anni.
Gli investitori presteranno particolare attenzione anche al mercato delle obbligazioni USA, dove il differenziale tra i Titoli del Tesoro a 3 mesi e quelli a 10 anni si è invertito per la prima volta dal 2007. L’inversione della curva di rendimento è solitamente considerato un indicatore di recessione.
Intanto, continuano le trattative commerciali tra USA e Cina; questa settimana Steven Mnuchin e altri membri dell’amministrazione Trump si recheranno a Pechino per portare avanti i dialoghi.
Attesi anche gli aggiornamenti sulla Brexit.
In vista della prossima settimana, Investing.com ha compilato una lista dei cinque principali eventi che potrebbero influenzare i mercati.
1. Dati rivisti sul PIL USA del quarto trimestre
Il Dipartimento per il Commercio USA pubblicherà i dati rivisti sulla crescita economica del quarto trimestre giovedì alle 8:30 ET (12:30 GMT).
L’economia dovrebbe essere cresciuta al tasso annuo del 2,4% nell’ultimo trimestre dell’anno, con una revisione al ribasso dalla stima preliminare del 2,6%. Nel terzo trimestre la crescita è stata del 3,4%.
L’economia sta perdendo slancio in quanto si sta esaurendo lo stimolo offerto dal pacchetto di tagli fiscali da 1,5 mila miliardi di dollari e dall’aumento della spesa governativa. Sulle previsioni pesano la disputa commerciale tra USA e Cina, la crescita globale contenuta e l’incertezza sulla Brexit.
2. Indice PCE USA
Il Dipartimento per il Commercio pubblicherà venerdì alle 8:30AM ET (12:30 GMT) i dati sui redditi e i consumi pro capite di gennaio, che includono i dati sull’inflazione relativa alle spese per consumi personali (PCE).
Si prevede un aumento dell’indice PCE dello 0,2%, dopo l’aumento simile del mese precedente. Su base annua, per i prezzi PCE si prevede un aumento dell’1.9%.
La Fed utilizza l’indice PCE core come uno strumento per determinare se alzare o abbassare i tassi di interessi, con l’obiettivo di tenere l’inflazione ad un tasso del 2%.
In programma questa settimana anche i dati statunitensi sulla fiducia dei consumatori CB, i dati sulle concessioni edilizie e sui nuovi cantieri.
3. Interventi dalla Fed
Questa settimana sono attesi una serie di interventi dai membri della Fed, che i trader seguiranno per avere aggiornamenti sulla politica monetaria.
Il Presidente della Fed di Chicago Charles Evans, il Presidente della Fed di Philadelphia Patrick Harker ed il Presidente della Fed di Boston Eric Rosengren terranno degli interventi pubblici nella giornata di lunedì.
Evans e Harker parleranno nuovamente martedì, insieme alla Presidente della Fed di San Francisco Mary Daly.
Mercoledì sarà la volta di Esther George, Presidente della Fed di Kansas City, che parteciperà ad un evento dell’Università di New York.
Il Vice Presidente della Fed Richard Clarida, il Governatore della Randal Quarles, la Governatrice della Fed Michelle Bowman ed il Presidente della Fed di St. Louis James Bullard terranno degli interventi pubblici giovedì.
Quarles interverrà pubblicamente anche venerdì.
La scorsa settimana i membri della Fed hanno fatto capire che non c’è la possibilità che la Fed possa alzare i tassi di interesse ancora una volta quest’anno, smentendo quanto dichiarato a dicembre. La banca centrale statunitense ha anche dichiarato di voler terminare entro settembre la riduzione l’enorme bilancio da 4,2 mila miliardi di dollari.
4. Dialoghi tra USA e Cina
Stati Uniti e Cina si incontreranno questa settimana per riprendere le trattative commerciali in corso, tuttavia non è chiaro se le due principali potenze mondiali possano riuscire a trovare un accordo e mettere dine a questa guerra commerciale.
Robert Lighthizer e Steven Mnuchin si recheranno a Pechino per una nuova tornata di trattative commerciali che inizierà giovedì.
Trump ha dichiarato venerdì che le trattative mirano a mettere un punto alle dispute commerciali che vanno avanti da otto mesi tra le due maggiori economie mondiali e che un accordo sembra probabile.
Tuttavia le aspettative sono state ridotte dalla notizia di domenica del Financial Times, secondo cui la Cina non cederà alle richieste degli USA di allentare le restrizioni sulle compagnie tecnologiche.
5. Incertezza sulla Brexit
Il rischio di una pericoloso uscita senza accordo della Gran Bretagna dall’UE il 29 marzo è stato evitato dalla concessione del rinvio alla Premier britannica Theresa May.
Ma la possibilità potrebbe riproporsi già il 12 aprile. Il rinvio potrebbe andare avanti fino a maggio o anche oltre, in base alla capacità delal Premier di superare l’impasse in parlamento.
Dopo tre anni di dibattiti contorti, ancora non si sa quando, come e se ci sarà una Brexit.
La May ha fatto intendere venerdì che potrebbe non prsentare più in parlamento il suo accordo bocciato già due volte, lasciando la strategia sulla Brexit nel caos più completo. Secondo il Times ed il Daily Telegraph ci sono molte pressioni su eventuali dimissioni della Premier May.
-- Articolo realizzato con il contributo di Reuters