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Cinque cose da seguire sui mercati questo lunedì

Pubblicato 11.07.2016, 11:58
© Reuters.  5 notizie da seguire sui mercati questo lunedì
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Ecco le cinque notizie principali da seguire sui mercati finanziari questo lunedì 11 luglio:

1 Titoli mondiali in salita, speranze di nuovi stimoli in Giappone

I titoli azionari mondiali continuano segnano un’impennata questo lunedì, gli investitori attendono nuovi stimoli monetari dal Giappone mentre i dati positivi sull’occupazione USA rilasciati venerdì continuano a sostenere l’ottimismo per la principale economia mondiale.

I titoli asiatici toccano il Massimo delle ultime 4 settimane, sostenuti dai risultati elettorali in Giappone e Australia. Il Nikkei è schizzato del 4%, segnando la migliore performance giornaliera dopo che il Primo Ministro Shinzo Abe ha approvato una nuova tornata di stimoli fiscali dopo che la coalizione del suo governo ha ottenuto la maggioranza alle elezioni parlamentari di domenica.

I titoli europei hanno aperto in salita, con il Germany's DAX in salita di oltre un punto percentuale tra le speranze di nuovi stimoli monetari e dopo i dati positivi sull’occupazione statunitense rilasciati venerdì.

Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura al rialzo, con l’S&P 500 che tocca un massimo storico.

2. Yen in calo, atteso nuovo stimolo dalla BoJ

Lo yen è in calo contro le principali controparti, come reazione alla vittoria alle elezioni del partito di maggioranza al governo in Giappone, vittoria che ha alimentato le speranze che il Primo Ministro Shinzo Abe attui nuove misure di stimolo.

La vittoria del partito di maggioranza fa pensare che sarà più semplice approvare un pacchetto più grande di manovre fiscali a sostegno dell’economia. Si prevede un pacchetto di stimolo di almeno 10 mila miliardi di yen (97,9 miliardi).

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Il dollaro è salito a 102.21 dopo essere sceso a 99,99 yen venerdì, dopo i dati sull’occupazione USA. in the wake of the U.S. jobs report. Il cambio USD/JPY si è successivamente attestato a 102,19, in salita di 1,6% sulla giornata. Contro l’euro, lo yen è sceso dell’1,5% a 112,74 (EUR/JPY).

3. Calcio di inizio per la stagione degli utili del 2° trim. USA

A Wall Street gli occhi saranno puntati sugli utili del 2° trimestre 11 aziende dell’indice S&P e due del Dow rilasceranno gli utili nel corso della settimana, seguiti a ruota dalle altre nella prossima settimana.

Alcoa (NYSE:AA) rilascerà gli utili alal chiusura di lunedì. JPMorgan Chase (NYSE:JPM), Wells Fargo (NYSE:WFC), Citigroup (NYSE:C), BlackRock Inc (NYSE:BLK) e Yum! Brands (NYSE:YUM) rilasceranno gli utili alla fine della settimana.

È previsto un calo degli utili per azione negli USA del 4,7%, per il quarto calo trimestrale consecutivo.

4. Petrolio in calo al minimo di due mesi, riprende l’attività estrattiva negli USA.

I prezzi del petrolio sono in calo quest lunedì, al minimi di due mesi, nei segnali di ripresa delle attività di estrazione negli USA.

Il il greggio è sceso al minimo intraday di 44,55 dollari al barile, un livello che non si registrava dall’11 maggio. Successivamente si è attestato a 44,83 dollari, in calo di 58 o dell’1,28%. Il Brent è sceso di 48 centesimi, o dello 0,98%, a 46,28 dollari al barile.

Venerdì Baker Hughes ha dichiarato che il numero degli impianti di estrazione negli Stati Uniti è salito di 10 unità la scorsa settimana, a 351, segnando il quinto aumento nelle ultime 6 settimane.

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La ripresa dell’attività di estrazione negli USA ha alimentato la speculazione che la produzione nazionale possa vedere un vero e proprio rimbalzo nelle prossime settimane, scatenando la preoccupazione per l’eccesso di scorte globali.

5. I mercati vedono un 24% di probabilità che la Fed alzi i tassi nel corso del 2016

Nonostante i dati migliori del previsto, i mercati sono rimasti scettici sulla probabilità di un aumento dei tassi nel corso dell’anno. I mercati vedono attualmente al 24% la possibilità di un aumento a dicembre.

Le aspettative sulla tempistica dei futuri aumenti dei tassi Fed hanno risentito dell’incertezza globale e della decisione sulla Brexit.

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