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Le cinque cose da seguire sui mercati questo venerdì

Pubblicato 10.11.2017, 11:51
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo venerdì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo venerdì 10 novembre:

1. L’incertezza sulla riforma fiscale continua a pesare sul dollaro

I Repubblicani al Senato ieri hanno annunciato il piano per ridurre le tasse delle aziende dal 35% al 20% ed apportare altre modifiche significative al sistema fiscale.

Tuttavia, il sentimento sul biglietto verde resta vulnerabile dal momento che i leader dei Repubblicani al Senato hanno reso noto che stanno pensando di rinviare l’implementazione del taglio delle tasse delle aziende fino al 2019.

Intanto, la proposta di legge sulla riforma fiscale della Camera, diversa dalla versione del Senato, dovrebbe entrare in vigore il prossimo anno.

Se il Senato e la Camera dovessero approvare due diverse proposte di legge sulle tasse, i legislatori dovranno farle conciliare.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 94,36 alle 05:50 ET (09:50 GMT), staccandosi dal minimo di una settimana di 94,31 toccato nella notte.

2. Il greggio resta vicino al massimo di due anni, tensioni in Medio Oriente

Il prezzo del greggio resta vicino al massimo di due anni questo venerdì, tra le speranze che i produttori globali estendano l’attuale accordo sui tagli alla produzione e l’aumento delle tensioni in Medio Oriente che fa temere per eventuali interruzioni delle forniture nella regione.

I membri dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio ed altri 10 paesi non-OPEC con a capo la Russia hanno inizialmente deciso di tagliare la produzione di 1,8 milioni di barili al giorno per sei mesi. Il patto è stato prorogato nel maggio di quest’anno per un periodo di nove mesi fino al marzo del 2018 nel tentativo di ridimensionare le scorte di greggio globali in eccesso e supportare il prezzo.

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Continuano le discussioni in vista del vertice del 30 novembre, a cui parteciperanno i ministri del petrolio dell’OPEC e anche dei paesi non-OPEC.

Ieri l’Arabia Saudita ha ordinato ai suoi cittadini di lasciare immediatamente il Libano tra le crescenti tensioni con l’Iran, che starebbe interferendo nel governo libanese tramite Hezbollah.

Il Primo Ministro libanese Saad Hariri ha sorpreso i mercati sabato annunciando le proprie dimissioni, per via delle minacce di morte ricevute e accusando l’Iran per l’interferenza in Libano.

L’Arabia Saudita inoltre sta ordinando degli arresti anti-corruzione tra le alte sfere dell’establishment.

Il contratto del greggio West Texas Intermediate con consegna a dicembre è pressoché invariato a 57,20 dollari al barile alle 05:50 ET (09:50 GMT), ancora vicino al massimo di due anni di 57,92 dollari.

Intanto, il greggio Brent con consegna a gennaio sull’ICE Futures Exchange di Londra va su di 15 centesimi, o dello 0,23%, a 64,08 dollari al barile, poco meno del massimo di due anni di 64,64 dollari di mercoledì.

3. Prosegue il viaggio in Asia di Trump dopo la visita in Cina

Il Presidente USA Donald Trump parteciperà ad un importante summit economico in Vietnam questa mattina, dove dovrebbe parlare di nuove regole commerciali e pressioni contro la Corea del Nord.

In un incontro con la controparte cinese Xi Jinping ieri, il Presidente Trump ha condannato i paesi che ritiene colpevoli di “abusi commerciali cronici”.

Ha proseguito accusando i suoi predecessori dell’”enorme” deficit commerciale tra le due principali economie del mondo ed ha encomiato il supporto del Presidente cinese negli sforzi per contrastare il programma sulle armi nordcoreane.

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I due leader hanno annunciato accordi economici da oltre 250 miliardi di dollari a conclusione del loro incontro.

4. Oro in calo per la presa di profitto, il palladio resta vicino al massimo di 16 anni

Il prezzo dell’oro scende questo venerdì, i trader hanno bloccato i profitti dopo l’impennata del metallo prezioso al massimo di tre settimane nella seduta precedente, grazie al dollaro debole.
L’oro risente dell’andamento del dollaro. Un dollaro debole rende l’oro meno costoso per i titolari di altre valute.

Sul Comex, i future dell’oro scendono dello 0,22% a 1.284,66 dollari l’oncia troy alle 05:50 ET (09:50 GMT), staccandosi dal massimo di tre settimane di ieri di 1.288,77 dollari.

Intanto, i future del palladio restano supportati a 1.005,15 dollari. Il metallo è schizzato al massimo di 16 anni di 1.023,17 dollari ieri, spinto dal crescente interesse per le batterie a ioni di litio utilizzate nelle auto elettriche.

Il palladio è utilizzato nelle marmitte catalitiche che convertono i gas dannosi dei gas di scarico delle auto in sostanze meno tossiche. La richiesta del metallo sta crescendo drasticamente, con i produttori di auto alla ricerca di nuovi modi per ridurre le emissioni.

5. Occhi puntati ancora sui report sugli utili delle compagnie USA

Con la stagione degli utili USA che volge al termine, per oggi sono previsti i report di decine di compagnie.

JC Penney Company Inc Holding (NYSE:JCP), Eco Stim Energy Solutions Inc (NASDAQ:ESES), PLx Pharma Inc (NASDAQ:PLXP), Calumet Specialty Products Partners (NASDAQ:CLMT) ed Eco Stim Energy Solutions Inc (NASDAQ:ESES) sono tra le compagnie che pubblicheranno i report prima della campanella di apertura.

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I mercati azionari USA puntano ad un’apertura al ribasso questo venerdì. I future Dow Jones Industrial Average scendono dello 0,18%, i future S&P 500 sono in calo dello 0,35%, mentre i future Nasdaq 100 segnano -0,38%.

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