Investing.com - Non si fermano i botta e risposta tra il Governo italiano e i membri dell’Unione europea relativamente alla manovra italiana, che rischia di far scattare per l’Italia la procedura di infrazione sul debito.
Oggi il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovkis, aveva confermato la linea della Commissione europea nel corso di un’intervista al Sole 24 Ore, sottolineando come le scelte del governo italiano sono da considerarsi un’apeta sfida alle norme, con negative conseguenze sulla crescita del paese.
"Il bilancio programmatico italiano mostra una significativa deviazione rispetto agli impegni presi dal governo con i partner del Consiglio”, ha affermato Dombrovkis, aggiungendo che “i paesi membri appoggiano la posizione della Commissione nei confronti dell'Italia", riferendosi a Olanda e Austria.
Sul tema era intervenuto il vice presidente del consiglio, Luigi Di Maio, affermando che "quando Austria e Olanda ci chiedono di rispettare tutte tutte le regole, chiedono una manovra lacrime e sangue che è esattamente l'opposto di quanto ci hanno chiesto gli italiani il 4 marzo".
Di Maio, pertanto, ha confermato la linea dell’esecutivo italiano, annunciando che il Governo andrà "avanti perché l'alternativa è massacrare ancora di più i pensionati, massacrare ancora di più disoccupati e massacrare ancora di più le imprese. L'alternativa non può essere questa", aggiunge.
“L'Europa siamo noi”, ha dichiarato il Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, “e lo sarà anche di più se dialoghiamo con convinzione per definire al strategia per governare le transizioni, sulle quali la nostra manovra offre una risposta diversa dal passato, ma non meno solida e meno credibile".
A cercare di ammorbidire i toni è stato il Premier Giuseppe Conte, spiegando che "con il presidente della commissione Ue Jean Claude Juncker parlerò perché non si avvii una procedura d'infrazione non per modulare" la sua applicazione.