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Mediobanca, netto 1° trimestre sopra attese con commissioni, titolo +3,8%

Pubblicato 28.10.2014, 15:56
Mediobanca, netto 1° trimestre sopra attese con commissioni, titolo +3,8%
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di Gianluca Semeraro

MILANO (Reuters) - Mediobanca batte le attese nel primo trimestre contando, per una volta, soltanto sull'attività bancaria e si propone esclusivamente nel ruolo di banca d'affari per il consolidamento europeo che partirà a breve come conseguenza dei test Bce, pur non escludendo la possibilità di piccole acquisizioni per Compass e CheBanca!.

I primi tre mesi dell'esercizio 2014-15 vedono un utile netto di 160 milioni, sopra il consensus raccolto dalla banca di 120 milioni, ma leggermente sotto i 171,2 milioni di un anno prima che però avevano beneficiato, per 80 milioni, di proventi da cessioni praticamente assenti invece nei conti odierni.

"Abbiamo avuto un trimestre di grande soddisfazione che si è chiuso con utili netti quasi al 100% ascrivibili alla ripresa delle attività bancarie", ha commentato il Ceo Alberto Nagel in un briefing con la stampa.

L'attività di cessione delle partecipazioni, tuttavia, non si è interrotta ma riprenderà nella seconda parte dell'esercizio, in linea con quanto previsto dal piano d'impresa presentato nel 2013. Per la quota Telecom, pari in trasparenza all'1,6%, è confermata l'intenzione di uscire entro giugno 2015, mentre per quella in Rcs, ferma al 6,2%, "dipenderà dai prezzi e dai mercati", ha detto Nagel.

Il mercato sembra apprezzare: il titolo sale, con volumi nella norma, del 3,8% sovraperformando il settore sia in Italia sia europeo. "I numeri del trimestre confermano le solide prospettive di un recupero del core business. Confermiamo la nostra visione positiva sul titolo", scrive Marco Sallustio di Icbpi nel daily report odierno.

"Ci aspettiamo che il mercato abbia una reazione iniziale positiva grazie al dato sulle commissioni migliore delle attese, al trading stabile e ad alcuni miglioramenti sulla crescita degli impieghi", spiega Azzurra Guelfi di Citigroup.

MEDIOBANCA PRONTA AD AIUTARE MPS PER SUPERARE SHORTFALL

Mediobanca ha superato il comprehensive assessment della Bce senza il ricorso ad aumenti di capitale, come ricordato da Nagel in assemblea, e oggi ha un eccesso di capitale di 1,5 miliardi. Dal punto di vista patrimoniale il Cet1 a fine settembre, calcolato fully phased, è al 12,6%, in linea con il 12,5% di fine giugno. I test della Bce non hanno evidenziato la necessità di interventi né sul capitale né sulle coperture, ha ricordato Nagel.

Il consolidamento bancario europeo, che sta per partire come naturale conseguenza dei test della Bce, vedrà Mediobanca attiva nel ruolo di banca d'affari sia per le operazioni di M&A che dovrebbero concretizzarsi nei prossimi 18 mesi, prima a livello domestico e poi europeo, sia per i rafforzamenti patrimoniali. "Non siamo invece interessati a M&A in quanto abbiamo intrapreso una forte innovazione nel modello retail", ha detto il Ceo pur non escludendo la possibilità di guardare a piccole acquisizioni per le controllate Compass e CheBanca!.

Per Banca Carige, una delle due bocciate italiane ai test Bce con uno shortfall di 814 milioni, Mediobanca è già scesa in capo pre-garantendo l'aumento di capitale fino a 650 milioni. E per Monte Paschi, altra bocciata con uno shortfall di 2,1 miliardi, Piazzetta Cuccia è pronta a contribuire per trovare una soluzione.

RICAVI IN CRESCITA GRAZIE A COMMISSIONI, BALZO UTILE CIB

I ricavi sono cresciuti del 24,5% a 525 milioni grazie al raddoppio delle commissioni nette (a 147,2 milioni da 84,4), alla ripresa del trading (a 55,6 milioni da 2,9 milioni) e alla sostanziale tenuta del margine di interesse che cala a 267,1 milioni da 270,5. Il cost/income è sceso al 35% dal 40%.

Nel periodo le rettifiche su crediti sono scese del 6,5% a 120,5 milioni con una copertura sulle partite deteriorate che sale al 53% e un costo del rischio che scende a 157 punti base.

Nel periodo Mediobanca ha rimborsato 1 miliardo di finanziamenti Ltro e ha partecipato alla prima tranche del Tltro per 578 milioni.

Lo spaccato per divisioni vede ricavi raddoppiati per il corporate & investment banking a 219 milioni grazie alla tenuta delle commissioni "sui livelli elevati del precedente trimestre" e a un trading "ampiamente positivo". Gli utili sono quadruplicati a 84 milioni da 17.

Per ciò che riguarda la parte retail, CheBanca! chiude il trimestre con una perdita netta di 4,3 milioni (dal rosso di 2,6 milioni di un anno prima) a causa dei minori ricavi (-8,6%) dovuti a minori volumi di raccolta e all'assenza di commissioni di collocamento di bond Mediobanca (2,6 milioni un anno fa).

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