L'imprenditore immobiliare René Benko è stato arrestato giovedì mattina nella sua villa di Innsbruck su ordine delle autorità austriache.
Il magnate tirolese, 47 anni, è accusato di frode e falso in bilancio per la gestione dell'impresa paneuropea Signa, di cui è il fondatore. Al momento dell'arresto Benko non ricopriva alcuna posizione nel gruppo.
Le autorità hanno disposto perquisizioni nella sua villa di Inssbruck oltre che in Vienna e in Tirolo.
La bancarotta del gruppo immobiliare Signa nel 2023-24 è considerato il più grande fallimento della storia economica europea.
L'arresto è stato eseguito su ordine delle autorità dall'unità investigativa Soko dell'Ufficio federale di polizia criminale, dopo l'autorizzazione del Tribunale penale regionale di Vienna.
Numerose le accuse, tra cui frode e riciclaggio di denaro
Al fondatore di Signa sono state mosse numerose accuse penali. L'ex segretario generale del Ministero delle Finanze austriaco, Thomas Schmid, ha dichiarato che Benko aveva cercato di corromperlo con un posto nel board di Signa. In cambio, avrebbe richiesto favori fiscali.In seguito al fallimento dell'impero di Signa, Benko è stato accusato di ritardo nel dichiarare insolvenza e di frode.
In Germania e nel Liechtenstein sono in corso indagini per riciclaggio di denaro.
Benko è stato arrestato dalla procura della Repubblica per gli Affari Economici e la Corruzione per falso in bilancio e per aver accumulato debiti per un totale di circa 30 miliardi di euro con circa 150 società in Austria e all'estero.
Ma il tycoon respinge le accuse e si dichiara innocente. Il suo avvocato Norbert Wess, ha confermato l'arresto, ma non ha fornito ulteriori dettagli.
Le indagini su Signa in Europa
I dirigenti di Signa sono sotto indagine in quattro Paesi. Oltre all'Austria ci sono anche Germania, Liechtenstein e Italia. Le procure di Vienna, Berlino, Monaco di Baviera, Vaduz e Trento stanno indagando su presunti reati dei colletti bianchi e frode aggravata.La Procura generale di Trento ne aveva chiesto l'arresto lo scorso dicembre, richiesta respinta dalle autorità di Vienna in quanto il magnate possiede la cittadinanza austriaca.
La Procura per gli Affari Economici e la Corruzione austriaca hanno preso sotto esame un prestito bancario, concesso a Signa poco prima dell'apertura di una procedura di insolvenza.
Secondo l'accusa, Benko avrebbe falsificato i bilanci del Gruppo Signa per dichiarare una disponibilità di denaro che non aveva.
Benko, le accuse per frode
La procura sta indagando anche per frode. Il magnate avrebbe venduto diversi beni a un prezzo non adeguato, danneggiando così i creditori.Di recente le autorità hanno anche fatto controlli sull'hotel di lusso Chalet N, per cui Benko avrebbe ricevuto sussidi legati al coronavirus per un totale di 1,2 milioni di euro durante la pandemia da Covid-19.
Gli inquirenti sospettano che il magnate non avesse i requisiti per richiedere tali sussidi e che siano stati utilizzati impropriamente per spese private e per soggiorni suoi, della sua famiglia e dei suoi soci in affari.
L'ascesa del gruppo immobiliare
Signa Holding nasce come società immobiliare e commerciale austriaca. L'azienda è stata fondata nel 2000 con il nome di Immofina da René Benko e ribattezzata Signa nel 2006.Da società nazionale è diventata nel corso degli anni un'azienda immobiliare paneuropea con sedi in Austria, Germania, Svizzera, Italia e Lussemburgo.
Nel corso degli anni, Signa è stata protagonista di numerose acquisizioni, tra cui le società di grandi magazzini Karstadt nel 2013-14) e la Galeria Kaufhof nel 2018.