Versione originale di Laura Sánchez – traduzione a cura di Investing.com
Investing.com - La guerra commerciale continua a focalizzare l'attenzione dei mercati, con le borse europee in rosso ad eccezione, per ora, del Ftse Mib, nonostante la riduzione delle previsioni di crescita dell’economia italiana da parte della Commissione europea.
Gli Stati Uniti ieri hanno accusato la Cina di aver 'posto il veto' su alcuni degli accordi già streeti col paese americano, e che avrebbe potuto essere la causa dei tweet incendiari di Donald Trump che ieri hanno macchiato di rosso i mercati mondiali.
Anche se la delegazione cinese ha già confermato che il vice primo ministro del paese, Liu He, si recherà negli Stati Uniti per continuare i colloqui commerciali, gli Stati Uniti hanno confermato che questo venerdì aumenterà le tariffe a 200.000 milioni di dollari di prodotti cinesi importati.
"La minaccia sembra reale, dato il malessere che ha generato nell'amministrazione statunitense l'apparente mancanza di impegno cinese", dicono in Link Securities.
Qual è la situazione attuale?
Secondo questi esperti, che non credono che i colloqui "saranno completamente interrotti", "questo è qualcosa che la Cina non scarta e, a tal fine, ha già iniziato a cercare alternative sotto forma di nuovi stimoli per la sua economia e un potenziale sostegno ai suoi mercati finanziari per stabilizzarli, se necessario.
Gli analisti quindi escludono un accordo questo venerdì. "Una risoluzione definitiva e rapida del confronto non è prevedibile", ha detto Bankinter (MC:BKT).
"Se le parti opteranno finalmente per la rottura e il confronto diretto, i mercati azionari subiranno ulteriori cali, in quanto gli investitori, dopo un primo trimestre molto positivo, sceglieranno senza dubbio di trarre profitto. In questo ipotetico scenario, le azioni a taglio difensivo faranno meglio, mentre gli industriali, i tecnologi e le banche ne soffriranno molto di più. Tuttavia, ogni possibile riavvicinamento causerà un aumento degli indici", aggiungono in Link Securities.
Mercati incerti
Ieri i futures di Wall Street hanno evidenziato un forte calo degli indici nordamericani, anche se si tratta di “cadute moderate, l'S&P 500 ha recuperato l'1% dai minimi della giornata”, evidenzia Renta 4.
Questi analisti riferiscono anche che "il mercato azionario cinese è stato praticamente piatto questa mattina, dopo il calo del 6% di lunedì".
La moderazione dei mercati (gli europei scendono al di sotto dell'1%, metà dei cali registrati ieri) potrebbe essere dovuta all'attesa di nuovi sviluppi da parte degli investitori, in quanto i negoziati non sono stati infine sospesi”.
Da parte sua, José Luis Cárpatos, CEO di Serenity Markets, sottolinea che "la Cina mantiene un silenzio sepolcrale di fronte alle minacce degli Stati Uniti e ha deciso che i suoi rappresentanti partiranno oggi per il paese americano per mantenere l'ordine del giorno delle riunioni che era stato pianificato".
Per questo esperto, questo "aumenta di nuovo secondo gli operatori le possibilità di essere tutto un bluff degli Stati Uniti".
"Ci sono molti analisti che ritengono che sia più facile per Li non avere un accordo che assumere le conseguenze politiche di tutte le cessioni richieste agli Stati Uniti", conclude Cárpatos.