MILANO (Reuters) - Sono proseguiti regolarmente gli acquisti di titoli pubblici italiani sul mercato secondario da parte della Bce in queste ultime sedute di forte tensione.
Lo riferiscono a Reuters i trader obbligazionari di tre delle principali banche specialist sul debito italiano, smentendo le voci di una riduzione degli acquisti di carta italiana operati nell'ambito del Qe dalla Bce, con l'intenzione -- si ipotizzava -- di rafforzare il segnale di scarso gradimento lanciato nei confronti del nuovo esecutivo.
"Gli ordini di acquisto passati attraverso la nostra banca sono continuati regolarmente, anche ieri quando il mercato ha registrato pesanti ordini di vendita" spiega uno degli operatori, che aggiunge: "il Qe contribuisce a dare una direzione di medio lungo periodo al mercato ma difficilmente influisce sul pricing della singola giornata, specie da quando l'importo è stato ridotto; nulla toglie che ci possano essere una o più sedute negative, come queste ultime".
Dalla scorsa settimana i Btp sono stati oggetto di pesanti ribassi, con lo spread su Bund salito di quasi 60 punti base complessivi in quattro sedute, fino a toccare ieri quota 190, massimo da giugno 2017. Alla base delle vendite ci sono i timori del mercato per i tratti euroscettici del nascente governo Lega-M5s e per il rischio di un allentamenti della disciplina fiscale del paese, che emerge da alcune proposte contenute nel programma elaborato dai due partiti.
Un secondo trader definisce "fantasie" i rumor di una riduzione degli acquisti, spiegando che "la Bce ha continuato ad attenersi regolarmente al Qe, né più né meno". Un terzo comferma che "sono andati avanti come sempre" rispondendo a una domanda su eventuali variazioni osservate negli ultimi giorni nel comportamento dell'Eurosistema sul mercato.
Interpellata da Reuters, la Bce non ha commentato
(Giulio Piovaccari, Elvira Pollina)