Di Mauro Speranza
Investing.com - La Germania potrebbe affrontare un altro trimestre con il PIL negativo, dopo il calo dello 0,1% registrato nel secondo trimestre, facendo entrare il Paese ufficialmente in recessione.
A lanciare l’allarme è stata la Banca centrale tedesca, secondo la quale l’economia tedesca resta appesantita da “una netta contrazione” della produzione industriale dovuto alla riduzione degli ordini, a cui si aggiungono le tensioni commerciali internazionali.
Le previsioni della Bundesbank parlano di una “nuova contrazione” durante il periodo estivo e il cui “principale motivo è il continuo declino dell’industria” con una forte flessione degli indicatori del sentiment per le imprese manifatturiere.
La banca centrale, comunque, afferma che potrebbe proseguire il boom delle costruzioni, fornendo un certo sostegno all’economia.
Secondo il ministro delle Finanze Olaf Scholz, la Germania può contrastare qualsiasi crisi economica futura “in maniera efficace”.
La crisi finanziaria globale 2008/2009 è costata alla Germania circa 50 mila miliardi di euro, e il governo, prosegue Scholz, potrebbe raccogliere nuovamente questa cifra nel caso fosse necessario.
Inoltre, la cancelliera Angela Merkel aveva lasciato aperto le porte a nuovi interventi dopo i negativi dati del primo trimestre, aggiungendo, però, che allo stato attuale la Germania non ha bisogno di nuovi stimoli.