In base al report 2023 di Don’t bank on the bomb, sono 109 le istituzioni finanziarie che escludono investimenti in società legate agli armamenti nucleari e per questo elencate nella “Hall of fame”. Sono 287, invece, quelle ancora oggi coinvolte
L’industria delle armi nucleari può contare sugli investimenti finanziari di 287 istituti. È quanto emerge dal Rapporto 2024 di Don’t bank on the bomb, l’iniziativa del Premio Nobel per la pace ICAN (Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari) e della Ong olandese Pax, intitolato “Investimenti insostenibili: i produttori di armi nucleari e i loro finanziatori”.
IL GIRO D’AFFARI DEL SETTORE
Lo studio approfondisce il ruolo di 24 aziende nel settore nucleare che contribuiscono agli arsenali di sei nazioni mondiali e coinvolgono istituti finanziari che insieme detengono 477 miliardi di dollari in azioni e obbligazioni delle società stesse, oltre a 343 miliardi di dollari in prestiti e sottoscrizioni...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge