Secondo Sue Noffke di Schroders (LON:SDR), l’azionario britannico offre rendimenti interessanti a prezzi non elevati, e le società con fondamentali solidi dovrebbero adattarsi bene ai cambiamenti in arrivo
Il futuro della Brexit è ancora incerto e non smettono di susseguirsi i colpi di scena: per questi motivi, un numero crescente di operatori sui mercati potrebbe decidere di confinare l’azionario UK nella categoria “troppo complesso”. “Potrebbero ricominciare a girare presto nuovi aneddoti di investitori esteri che vendono i loro ultimi titoli UK”, spiega Sue Noffke, head of UK equities di Schroders.
SOFFRONO I TITOLI DOMESTICI
Sin dal referendum del 2016, che si è chiuso con l’inattesa vittoria del Leave, “la Brexit e l’incertezza politica hanno pesato sull’azionario UK, che ha sottoperformato rispetto alle controparti”, sottolinea l’esperta. “Di conseguenza, rispetto all’azionario globale, i titoli UK presentano al momento le valutazioni più basse mai raggiunte negli ultimi decenni”. A soffrire maggiormente sono stati i titoli britannici focalizzati sull’economia domestica. “È comprensibile il timore dell’incertezza e tra oggi e la deadline del 31 ottobre restano troppi rischi per una Brexit ordinata. Tuttavia, in quanto stock picker, accolgo con favore le opportunità sottovalutate nate in questo contesto”, nota Noffke...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge