Da Vir Biotecnology a Moderna, passando per Regeneron e Sanofi (PA:SASY): sono alcune delle società sotto i riflettori. Ma Gianpaolo Nodari, amministratore delegato di J.Lamarck advisor indipendente nel settore delle biotecnologie, spiega a Financialounge.com: “Attenzione a buttarsi con facilità su questi titoli”
Tutte impegnate nella ricerca di un vaccino per il COVID-19. Le multinazionali del settore biotech sono le uniche in grado di dare una risposta efficace nella lotta contro il nuovo virus. Anche se l’unica certezza, per ora, è che non c’è una cura e non c’è un vaccino e anche i tempi per la messa in commercio di un eventuale antidoto non saranno brevi.
VIR BIOTECNOLOGY E MODERNA, IN PRIMA LINEA
“Una di queste è la californiana Vir Biotechnology” spiega a Financialounge.com Gianpaolo Nodari, amministratore delegato di J. Lamarck società quotata a Piazza Affari e advisor indipendente nel settore delle biotecnologie “una società di immunologia focalizzata sullo sviluppo di nuovi trattamenti per le malattie infettive. Quotata sul Nasdaq, le sue azioni sono balzate di oltre il 100% in seguito alla notizia del suo coinvolgimento nella ricerca di anticorpi in grado di contrastare il nuovo ceppo di COVID-19”. Altra azienda in prima linea è Moderna Therapeutics, che sta collaborando con il National Institute of Health americano (NIH) per sperimentare la molecola chiamata “mRNA-1273” come possibile vaccino contro il coronavirus. “Se si dimostrerà sicura, Moderna e il NIH arruoleranno centinaia di pazienti per determinare se il vaccino sia in grado di proteggere dal contagio” continua Nodari. Intanto la società del Massachusetts, quotata anch’essa al Nasdaq ha visto le sue azioni salire nell’ultimo mese da 18 a 23 dollari in controtendenza rispetto all’andamento dell’indice tecnologico americano...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge