Secondo Schroders (LON:SDR) la crescita cinese rischia di scendere sotto il 6% e se l’epidemia si prolunga potrebbe avere un impatto in molte aree, compresa l’Europa. Ma le banche centrali hanno ancora margini di manovra
Aumentano tra mercati e investitori le preoccupazioni sulla diffusione del coronavirus, con il numero di casi in continua crescita, le restrizioni agli spostamenti su circa 40 milioni di persone nell’area della metropoli cinese di Wuhan, e la conferma di casi in almeno altri 13 Paesi o regioni, anche a una certa distanza, come in Francia o in Usa. Il virus ha colpito anche il sentiment degli investitori, con gli asset più a rischio come le azioni che stanno incontrando difficoltà mentre quelli considerati “sicuri” come oro e titoli di Stato sono in crescita. Intanto, il prezzo del Brent è crollato sotto ai 60 dollari al barile per la prima volta dall’escalation in Medio Oriente di inizio anno.
SIGNIFICATIVA DISRUPTION DELLA DOMANDA IN CINA MA ANCHE PER L’ECONOMIA GLOBALE
Piya Sachdeva, economist, e Azad Zangana, senior European economist and strategist di Schroders si chiedono quale sarà l’impatto economico, rispondendo che la disruption causata dal coronavirus a livello di domanda è significativa per la Cina, ma lo è altrettanto, se non di più, per l’economia globale a livello di catena di approvvigionamento. Secondo i due esperti della grande casa d’investimento londinese, le tempistiche della diffusione del virus sono infelici, dato che coincidono con il Capodanno Cinese, il maggiore evento migratorio umano annuale, con milioni di persone in viaggio, il che rende problematico il contenimento del virus...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge