David Norris, Portfolio Manager di TwentyFour Asset Management, sottolinea il passaggio cruciale della riunione del FOMC, deve contrastare l’inflazione, ma anche sostenere l’economia in una fase critica
La tanto attesa riunione del FOMC è vicina alla conclusione, con gli investitori ansiosi di avere un po’ di visibilità sul pensiero della Fed, date anche le conseguenze economiche di vasta portata dell’invasione russa dell’Ucraina. La banca centrale americana deve bilanciare la necessità di contenere l’inflazione con quella di sostenere l’economia. Non ha ancora fatto partire il ciclo di rialzo dei tassi e la necessità di iniziarlo non potrebbe essere più pressante. David Norris, Portfolio Manager di TwentyFour Asset Management, è convinto che quello che si conclude nella serata europea di oggi è uno dei più importanti incontri della Fed nella memoria recente, dato il ritmo attuale degli sviluppi del mercato e la natura fluida degli eventi geopolitici.
OCCHI SULLA GUIDANCE DEI MEMBRI DEL FOMC
Parlando davanti alla Commissione Banche del Senato americano all’inizio del mese, il capo della Fed Jerome Powell ha ribadito che è pronto a portare avanti una serie di aumenti dei tassi di interesse a partire appunto da marzo, nonostante le prospettive economiche incerte. Norris ‘non riesce a immaginare’ uno scenario in cui la Fed non aumenterà i tassi. Dall’ultima riunione del FOMC, l’inflazione USA è salita a un nuovo massimo di 40 anni con anche il tasso core in forte accelerazione. Le attese sono per un rialzo dei tassi di 25 punti base, ma i mercati guarderanno molto da vicino anche l’aggiustamento della guidance dei membri del FOMC, che attualmente punta a tre rialzi nel 2022 e altri tre nel 2023, ben meno dei sei rialzi che i mercati stanno prezzando per il solo 2022...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge