L'ultimo indice del sentimento dei consumatori dell'Università del Michigan ha rivelato un continuo calo per il quarto mese, segnando il livello più basso da maggio a 60,4. Il rapporto, pubblicato oggi, evidenzia le crescenti preoccupazioni dei consumatori, in particolare di quelli più giovani e a basso reddito, per l'aumento dei tassi di interesse e per il conflitto in corso in Medio Oriente.
Le principali componenti dell'indice hanno registrato una significativa flessione, con l'indicatore delle condizioni economiche attuali che è sceso a 65,7 e quello delle aspettative per i prossimi sei mesi che è sceso a 56,9, raggiungendo in entrambi i casi il punto più basso in sei anni. Questo calo di fiducia arriva nonostante gli Stati Uniti abbiano registrato la più rapida crescita economica del terzo trimestre in oltre un decennio, escludendo gli anni colpiti dalla pandemia.
Anche le aspettative di inflazione sono salite al 4,4%, influenzate dagli effetti persistenti dell'aumento del prezzo del gas avvenuto alla fine dell'estate. Sebbene il tasso d'inflazione ufficiale si attesti attualmente al 3,7% sulla base dell'indice dei prezzi al consumo, esperti come Damian McIntyre di Federated Hermes sottolineano la difficile situazione in cui si trovano i consumatori, stretti tra le pressioni dell'inflazione e l'aumento dei costi di finanziamento.
Nonostante le preoccupazioni che si riflettono nel sentimento dei consumatori, i mercati azionari hanno mostrato una certa resistenza oggi, con il Dow Jones Industrial Average (DJIA) e l'S&P 500 che hanno registrato guadagni durante le sessioni di trading. Gli economisti consigliano tuttavia cautela, poiché prevedono un potenziale rallentamento dell'economia a causa dell'impatto dell'aumento dei tassi di interesse sullo slancio della crescita.
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