Possibili diversi scenari con il punto fermo di un ruolo importante dei Verdi e delle politiche green, positiva l’esclusione delle ali estreme dello schieramento politico
tedesco
Le case di investimento analizzano a caldo i risultati delle elezioni tedesche che mettono fine ai 16 anni di era Merkel. Per la formazione della nuova alleanza di governo sono in campo diversi scenari, con la certezza che i Verdi avranno un ruolo importante e che le ali estreme a destra e sinistra sono tagliate fuori dai giochi. La matassa post elettorale avrà bisogno di tempo per essere sbrogliata, ma non sono in vista possibili traumi per i mercati finanziari. Riportiamo di seguito analisi e previsioni di Algebris, GAM Investments, Vontobel, Carmignac e ABRDN.
Improbabile un'altra grande coalizione
Il Team strategie di credito globale di Algebris guidato da Alberto Gallo, gestore del fondo Algebris Global Credit Opportunities Fund, non vede una riedizione della grande coalizione che veda insieme SPD e CDU/CSU, visto che entrambi i partiti finora l’hanno esclusa.
I liberali della FDP potrebbero fungere da ago della bilancia: le questioni chiave per qualsiasi configurazione che includa sia FDP che e Verdi, secondo l’esperto di
Algebris, continuano a essere la riduzione del debito e la politica fiscale, su cui i due partiti si trovano su posizioni opposte. Con la FDP in una coalizione di governo, è anche probabile che la politica fiscale rimanga conservatrice.
Non è da temere un governo a guida SPD
Per Niall Gallagher, Investment Director European Equities di GAM Investments, serviranno diverse settimane e non è chiaro il mix di "colore" politico della coalizione e quali politiche saranno prioritarie, ma è improbabile che la fine di un'era di governi guidati dalla CDU venga rimpianta dai mercati finanziari, dato che Merkel non era molto apprezzata.
Se l'esperienza del governo Schroder è un qualcosa a cui ispirarsi, soprattutto per le politiche favorevoli al mercato che sono riuscite di rinvigorire l'economia tedesca dalla metà degli anni 2000, non c'è motivo di temere una coalizione guidata dalla SPD, secondo l’esperto di GAM. Inoltre, progressi sull'Unione bancaria e politiche fiscali più attente agli investimenti infrastrutturali saranno più probabili con una nuova rotta.
Esclusa coalizione tutta di sinistra
Reto Cueni, Chief Economist Vontobel, ritiene che il vincitore è la SPD, mentre dal punto di vista economico e dei mercati finanziari, la grande notizia è che una potenziale coalizione sinistra-verde con SPD, Verdi e anche Die Linke non potrà comunque raggiungere la maggioranza, il che riduce l'incertezza per i mercati in vista dei negoziati di coalizione.
Cueni non si aspetta comunque che i mercati siano molto influenzati dalle elezioni tedesche in generale. Per un investitore globale, le elezioni tedesche non
segneranno un grande cambiamento per due motivi, secondo l’esperto di Vontobel: l’impossibilità che un partito euroscettico faccia parte di una coalizione, e il fatto che il partito più forte in Germania sarà molto probabilmente uno dei due che ha già governato negli ultimi anni.
Prudenza sui tassi core europei
Per Gergely Majoros, membro del Comitato Investimenti di Carmignac, il risultato elettorale conferma la prudenza della casa d’investimento sui mercati dei tassi core
europei. Finora c'è poca visibilità sulla possibilità di una politica fiscale più allentata, anche se la spesa per il cambiamento climatico dovrebbe aumentare comunque.
Ma i negoziati potrebbero essere lunghi, mentre i mercati finanziari stanno entrando nella fase chiave della normalizzazione delle politiche fiscali e monetarie. Inoltre, le aspettative di crescita economica potrebbero iniziare presto a indebolirsi, mentre le aspettative di inflazione potrebbero ancora aumentare. Nel complesso, secondo l’esperto di Carmignac, una situazione difficile per banche centrali e investitori obbligazionari.
Il nodo delle differenze tra Verdi e FD
Infine Stephanie Kelly, Deputy Head of Research Institute di ABRDN, ritiene che la coalizione del “semaforo” tra SPD, Verdi e FDP sia in vantaggio sulla "giamaicana" di CDU-CSU, Verdi e FDP. Per Kelly, la sfida più grande è il superamento delle differenze tra Verdi e FDP su questioni come il freno al debito, l'aumento delle tasse
e la spesa pubblica, mentre i due partiti sono d'accordo su grandi questioni come la digitalizzazione e gli investimenti green.
Per questo dovranno trovare una via di mezzo soprattutto sul tema della spesa pubblica. Gli elementi di rischio, secondo Kelly, saranno i dettagli dei possibili accordi, e le poltrone ministeriali chiave evidenzieranno alla fine l'influenza relativa di ciascun partito.
Questo articolo è stato scritto in esclusiva da Financialounge.com per Investing.com. Ogni settimana, "Market View" di Financialounge.com propone interviste originali con case d'investimento sui temi centrali di mercato che verranno riportate esclusivamente sul nostro sito. Non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all'investimento