Amundi fa il bilancio di un’annata record e avverte che nel 2020 aumenterà la volatilità causa tensioni geopolitiche e presidenziali Usa. Molto gioca a favore di Trump, ma potrebbe non bastare in caso di fine del ciclo economico
S&P 500
AZIONI PROTAGONISTE NON SOLO A WALL STREET, MA ANCHE IN EUROPA E NEGLI EMERGENTI
Ancor più sorprendente l’azionario italiano, che nonostante l’inattesa crisi di governo estiva è riuscito a chiudere l’anno a +28%, grazie anche alla spinta finale delle modifiche alla normativa sui PIR, che hanno fornito nuova linfa al comparto delle medie e piccole capitalizzazioni. Anche i mercati emergenti hanno dato il loro contributo positivo, con la Cina, bersaglio dei dazi americani, che ha chiuso con uno spumeggiante +36% dell’indice CSI 300, il Brasile che registra un rialzo del 31% dell’indice Bovespa, la Russia in rialzo del 28% ed un rublo in netto rafforzamento, mentre l’India si deve “accontentare” di un +14% dell’indice Sensex. Nel complesso l’indice MSCI Emerging in dollari è salito del 15,8%. E bene anche il Giappone con un rialzo del 18% dell’indice Nikkei 225...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge