Un’ampia e approfondita analisi delle aspettative prezzate dalle diverse asset class nell’ultimo anno punta in direzione di un soft landing, con i mercati che hanno incorporato lo scenario di tassi più alti più a lungo
Raramente le opinioni sulla possibilità di una recessione USA sono state così diversificate, con il mercato che continua a oscillare in risposta a dati economici inattesi ed eventi geopolitici. Il nuovo paradigma macro ricorda che eventi positivi o negativi possono materializzarsi repentinamente, con l’effetto di cambiare quelle che si presumeva fossero le regole del gioco. PGIM Fixed Income ha analizzato la distribuzione delle probabilità attribuite dai movimenti di mercato a una recessione nell’ultimo anno, partendo dalle indicazioni arrivate dal mercato obbligazionario e dalla svolta moderata della Fed, che ha segnato un importante punto di inflessione nella prima metà 2023, con la restrizione degli spread creditizi, il rally dell’azionario e i rendimenti dei Treasury decennali stabilizzati al 3,5-4%.
LA DISTRIBUZIONE DELLE ASPETTATIVE NEI DIVERSI MERCATI
Poi però una serie di fattori, dai dati economici forti all’aumento di emissioni del Tesoro, hanno rispinto i rendimenti a nuovi massimi, e ora con la Fed ormai vicina alla fine del ciclo restrittivo gli investitori hanno recepito l’idea di tassi più alti più a lungo. Oggi la distribuzione delle aspettative di mercato dopo una serie di oscillazioni ha nuovamente svoltato in direzione di tassi più elevati, secondo PGIM una chiara indicazione che il mercato si sta adeguando a un nuovo regime di tassi elevati e curva dei rendimenti più ripida. In pratica, spiegano da PGIM Fixed Income, non viene prezzato un significativo allentamento della politica monetaria nei prossimi 12 mesi...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge