Le società del settore energetico non hanno seguito il rally del prezzo del petrolio: ecco come posizionarsi per cogliere i benefici di una eventuale svolta positiva
Se si mettono a confronto le quotazioni del petrolio con l’andamento del settore energetico statunitense – misurato in base all’indice S&P 500 energy sector – dal 2000 a oggi si nota una stretta relazione fino al 2016. Da allora, però, dopo aver toccato un prezzo minimo nel primo trimestre del 2016, il greggio ha successivamente imboccato un rally rialzista con un apprezzamento di 21 dollari al barile mentre le azioni del settore energetico hanno registrato una performance inferiore del 12% annuo rispetto all’indice generale di mercato S&P 500.
ESPOSIZIONE NEUTRALE, MA PRONTI A SFRUTTARE UN RECUPERO
“Il team Multi-Asset di Schroders (LON:SDR) mantiene una esposizione neutrale sul settore energetico. È vero che i titoli di questo settore presentano valutazioni interessanti ma è altrettanto vero che non scorgiamo un driver in grado di propiziare una inversione di tendenza positiva delle performance. Riteniamo che occorra aspettare un cambiamento nel trend dei dati ciclici che, nel momento in cui segnaleranno una ripresa più sostenibile, apriranno interessanti opportunità d’investimento nel segmento dell’energia” puntualizza Mina Shankar, Analyst Multi-Asset Investments di Schroders...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge