Di Mauro Speranza
Investing.com – La Cina avrebbe incoraggiato la diffusione a livello mondiale del coronavirus col fine di destabilizzare le economie concorrenti. E' questa la parte più controversa dell'intervista rilasciata da Donald Trum al Wall Street Journal.
“C'è una possibilità che sia stato intenzionale", ha detto il presidente, spiegando che "i cinesi avranno pensato di essere nei guai: gli Stati Uniti ci stanno uccidendo. Non dimenticate, la mia politica economica durante l'ultimo anno e mezzo li stava spazzando via, grazie all'imposizione dei dazi".
Successivamente, però, Trump sembra abbassare i toni, aggiungendo di non avere alcuna informazione ricevuta da parte dell'intelligence che sostenga questa affermazione, limitandosi a dire che si tratta solo di un'impressione.
Sui rapporti tra i due giganti mondiali, Trump ha dichiarato di non considerare più probabile uno scollamento, sia da un punto di vista politico che economico, per poi scrivere su Twitter che “gli Stati Uniti mantengono certamente un’opzione politica, a varie condizioni, di un disaccoppiamento completo dalla Cina”.
Trump e la lotta con i social network
Nel frattempo, proseguono i contrasti tra Trump e i social network. Nelle ultime ore, infatti, Twitter ha definito “manipolato” (Manipulated media) un video condiviso dal Presidente, versione contraffatta di una versione molto popolare sui social, virale fin dal 2019.
Il video originale vedeva due bimbi, uno bianco e uno afroamericano, che corrono l'uno verso l'altro alla fine abbracciandosi. Nel video postato da Trump si vede invece il bimbo bianco inseguire quello nero e sotto la scritta: "bambino terrorizzato fugge da bambino razzista".
Poco prima, le polemiche sul mancato intervento di Facebook (NASDAQ:FB) sui post di Trump, il social di Mark Zuckerberg ha rimosso alcuni spot elettorali della campagna del Presidente che contenevano simboli nazisti e di istigazione all'odio.
“Non permettiamo simboli che rappresentano organizzazioni e ideologie ispirate all'odio senza che siano contestualizzati o oggetto di condanna”, scrive il social.
Tra i simboli utilizzati nelle pubblicità andate sugli account ufficiali del presidente e del suo vice, Mike Pence, ce ne sarebbe uno che richiama quelli adottati dai nazisti per “marchiare” le divise consegnate agli ebrei del campo di Auschwitz: un triangolo rosso capovolto.