Di Mauro Speranza
Investing.com – La situazione politica negli Stati Uniti resta al centro dell’attenzione dei mercati anche a causa della procedura di impeachment contro il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
L’iter era iniziato a settembre dopo la diffusione del contenuto di una telefonata tra Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dello scorso luglio. Secondo quanto emerso, Trump avrebbe fatto pressioni su Zelensky per l’avvio di un’indagine sulle attività del figlio di Joe Biden, tra i candidati alle primarie democratiche per sfidare lo stesso Trump.
In passato la procedura di impeachment era stata attivata per altri presidenti, quali Andrew Jonhnson (1865-1869), Richard Nixon (1969-1974) e Bill Clinton, quest’ultimo presidente USA tra il 1993 e il 2001.
Clinton fu accusato di falsa testimonianza e ostruzione alla giustizia col fine di nascondere la sua relazione extra matrimoniale con Monica Lweinsky, stagista alla Casa Bianca. In questo caso, l’impeachment si concluse con l’assoluzione da parte del Senato.
Proprio questo caso potrebbe ripetersi secondo Amundi. “Secondo il nostro scenario di base c’è una probabilità dell’80% che Trump venga incriminato e poi assolto dal Senato, rimanendo così in carica per il resto del mandato”, prevede Marco Pirondini, portfolio manager, senior managing director e head of equities, di Amundi Pioneer.
L’allora reazione del mercato USA al processo fu importante. “Nel 1998, quando Bill Clinton è stato accusato di ostruzionismo della giustizia, lo S&P 500 ha bruciato circa 20 punti percentuali”, racconta la società di investimenti Cowen, la quale prevede che “questo stesso scenario potrebbe ripetersi anche oggi”.
Di diverso avviso, invece, Craig Botham, Senior Emerging Markets Economist di Schroders (LON:SDR).
Non è la prima volta che il presidente-tycoon si trova ad affrontare una situazione di impeachment. Due anni fa era stata tentata una iniziativa analoga, basata su accuse di ostruzione alla giustizia legate al licenziamento del capo dell'Fbi, James Comey.
“Due anni fa eravamo giunti alla conclusione che gli investitori preoccupati dalla situazione negli Stati Uniti o da simili eventi politici a livello globale dovrebbero considerare due elementi fondamentali: quale direzione seguiranno le politiche se il tentativo di impeachment andrà a buon fine e quanto è probabile che questo tentativo abbia successo”, spiega Botham.
“Tuttavia”, prosegue l’esperto, “vale la pena soffermarsi sulle differenze tra la situazione di due anni fa e quella odierna. Allora il Presidente Trump stava pianificando tagli fiscali e promettendo l’imposizione di dazi. Si riteneva possibile che l’impeachment lo avrebbe distratto e avrebbe potenzialmente soffocato tali obiettivi, con effetti a catena sui mercati. Due anni dopo, Trump ha portato avanti tali obiettivi: le tasse sono state tagliate e i dazi imposti”.
Le conseguenze sul mercato azionario
Secondo Pirondini, il pericolo vero potrebbe arrivare dagli altri candidati alla presidenza. “Per quanto riguarda le azioni statunitensi, non ravvediamo possibili conseguenze del potenziale impeachment del presidente Trump”.“I rischi maggiori derivano dal potenziale aumento di popolarità dei candidati presidenziali favorevoli a un aumento della regolamentazione e all’aumento della spesa pubblica finanziata tramite incrementi delle tasse”, spiega Pirondini.
“Il processo di impeachment potrebbe anche determinare l’incapacità dell’amministrazione Trump di raggiungere accordi commerciali con i partner economici. Questo potrebbe rappresentare un ulteriore elemento di incertezza in un momento in cui il mercato sta già affrontando il ridimensionamento degli utili. Siamo difensivi sulle azioni statunitensi, e puntiamo soprattutto sulle società di qualità che vengono scambiate a valutazioni ragionevoli per tutelarci dai potenziali rischi di ribasso”, conclude l’esperto.
Reddito fisso
Per quanto riguarda i titoli di stato, Pirondini spiega che “storicamente, il processo di impeachment non ha avuto effetti diretti sull'economia e un impatto solamente di breve durata sui mercati finanziari”.
“Anche se i tassi d'interesse statunitensi potrebbero scendere per effetto di una fuga verso la qualità come reazione alle notizie legate al processo di impeachment, crediamo che questo fenomeno non sarà duraturo. Al di là dell’evoluzione del contesto politico a breve termine, il principale motore dei tassi di interesse sarà costituito dalle prospettive economiche e di inflazione, e di conseguenza dalla politica della Fed”, conclude Pirondini.
In conclusione
Secondo gli esperti di Morningstar, “gli impeachment sono spesso associati a performance più deboli, più solide o indifferenti nei vari mercati a seconda di quelli che possono essere gli esiti del processo o di chi potrebbe prendere il posto del Presidente uscente”.
“Scavando più in profondità, però, possiamo associare l’impatto sulle performance di mercato alle aspettative su cambiamenti nelle politiche in seguito a un impeachment”, afferma Botham. “Quando si ha la percezione diffusa che le politiche governative stiano danneggiando l’economia, la possibilità di un cambiamento al governo sostiene le performance degli asset. Tuttavia, quando si ritiene che un Governo sia di beneficio per l’economia, o almeno che non la stia danneggiando, la prospettiva di un cambiamento può provocare nervosismi sui mercati”.