FRANCOFORTE (Reuters) - La Bce deve mantenere 'mano ferma' per rassicurare i mercati e monitorare l'attuale fase di incremento dell'inflazione.
È questo l'orientamento su cui hanno concordato gli esponenti del board della banca centrale nel corso dell'ultimo meeting di politica monetaria, dello scorso 19 gennaio.
Dalle minute della riunione emerge la convinzione che l'aumento dei prezzi energetici sia temporaneo e non abbia finora avuto un impatto sui prezzi degli altri beni e servizi, rendendo quindi necessario che Francoforte mantenga uno stimolo sostanziale, per ravvivare un'inflazione di fondo che rimane persistentemente debole.
I membri del board hanno poi sostanzialmente concordato nel mantenere immutata la 'forward guidance', nonostante la recente richiesta del membro dell'Esecutivo Yves Mersch di rimuovere da essa la prospettiva di bassi tassi di interesse ancora più bassi.
Il Consiglio direttivo rimane "paziente" e mantiene "mano ferma" nel garantire "stabilità e prevedibilità in un contesto ancora caratterizzato da un elevato livello di incertezza", si legge nel resoconto del meeting. "Il recente incremento dei prezzi energetici non si è finora tradotto in effetti indiretti o di 'second round' sull'inflazione più generale".
Riguardo ai dettagli delle misure di politica monetaria, le minute sottolineano che la Bce dovrà limitare al minimo gli acquisti di asset effettuati tassi di interesse inferiori a quello della 'deposit facility', attualmente pari a -0,40%.