Investing.com – Il dollaro è in salita contro le principali controparti questo martedì, in seguito ai dati che hanno mostrato un calo del sentimento economico tedesco, e per via del rinvio della decisione sulla prossima tranche di aiuti alla Grecia; due fattori che hanno spinto il biglietto verde.
Durante gli scambi della mattinata europea il dollaro si è avvicinato al massimo di due mesi contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,28% a 1,2675.
Il centro ZEW per la ricerca economica ha dichiarato che il sentimento economico tedesco è sceso a meno 15,7 a novembre dalla lettura di meno 11,5 di ottobre. Gli analisti avevano previsto che l’indice segnasse meno 9,8 questo mese.
Il report ha dichiarato che “sviluppi recessionari” nella zona euro toccheranno la crescita economica nei prossimi sei mesi.
Il sentimento sulla moneta unica è stato colpito dai timori su un salvataggio per la Grecia nei disaccordi tra FMI e UE su come rendere gestibili i livelli di debito della Grecia.
La decisione di sbloccare 31,5 miliardi di euro è stata rimandata al 20 novembre.
Intanto il biglietto verde è stato sostenuto dai timori per il “precipizio fiscale” statunitense.
Il dollaro è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,11% a 1,5893.
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che i prezzi al consumo nel Regno Unito sono saliti ad ottobre, come risultato di un aumento dei prezzi di alimentari, trasposti e rette universitaria.
L’ONS ha dichiarato che il tasso annuo di inflazione è salito al 2,7% ad ottobre dal 2,2% a settembre, al massimo di 5 mesi.
Il biglietto verde è sceso contro lo yen, con USD/JPY in calo dello 0,10% a 79,40, mentre è salito contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,23% a 0,9503.
Il biglietto verde è in salita positivo contro le controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,14% a 1,0011, AUD/USD in calo dello 0,08% a 1,0419 e NZD/USD in salita dello 0,09% a 0,8181.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,18% a 81,26.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sul bilancio federale.
Durante gli scambi della mattinata europea il dollaro si è avvicinato al massimo di due mesi contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,28% a 1,2675.
Il centro ZEW per la ricerca economica ha dichiarato che il sentimento economico tedesco è sceso a meno 15,7 a novembre dalla lettura di meno 11,5 di ottobre. Gli analisti avevano previsto che l’indice segnasse meno 9,8 questo mese.
Il report ha dichiarato che “sviluppi recessionari” nella zona euro toccheranno la crescita economica nei prossimi sei mesi.
Il sentimento sulla moneta unica è stato colpito dai timori su un salvataggio per la Grecia nei disaccordi tra FMI e UE su come rendere gestibili i livelli di debito della Grecia.
La decisione di sbloccare 31,5 miliardi di euro è stata rimandata al 20 novembre.
Intanto il biglietto verde è stato sostenuto dai timori per il “precipizio fiscale” statunitense.
Il dollaro è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,11% a 1,5893.
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che i prezzi al consumo nel Regno Unito sono saliti ad ottobre, come risultato di un aumento dei prezzi di alimentari, trasposti e rette universitaria.
L’ONS ha dichiarato che il tasso annuo di inflazione è salito al 2,7% ad ottobre dal 2,2% a settembre, al massimo di 5 mesi.
Il biglietto verde è sceso contro lo yen, con USD/JPY in calo dello 0,10% a 79,40, mentre è salito contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,23% a 0,9503.
Il biglietto verde è in salita positivo contro le controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,14% a 1,0011, AUD/USD in calo dello 0,08% a 1,0419 e NZD/USD in salita dello 0,09% a 0,8181.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,18% a 81,26.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sul bilancio federale.