Investing.com - I prezzi dell’oro sono in leggero aumento negli scambi ridotti di questo martedì, sebbene i guadagni dovrebbero restare limitati tra i segnali di miglioramento dell’economia statunitense.
Gli scambi resteranno ridotti per le festività natalizie e perché molti traders hanno già bloccato i profitti prima della fine dell’anno, riducendo la liquidità nei mercati e facendo aumentare la volatilità.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a febbraio sono scambiati a 1.198,60 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata europea, in salita dello 0,15%. I prezzi Comex dell’oro sono rimasti in un range tra 1.196,20 dollari l’oncia troy e 1.199,80 dollari l’oncia troy.
I futures dell’oro troveranno supporto a 1.186,00 dollari l’oncia troy, il minimo dal 19 dicembre e resistenza a 1.226,00 dollari, il massimo dal 19 dicembre.
Il contratto di febbraio ieri è sceso dello 0,56% a 1.197,00 dollari l’oncia troy, in seguito alle dichiarazioni del Dipartimento per il Commercio secondo cui la spesa personale statunitense è salita dello 0,5% il mese scorso, in linea con le aspettative e il massimo da giugno.
Gli investitori attendono i dati statunitensi sugli ordinativi di beni durevoli e sulle vendite di nuove abitazioni nel corso della giornata per valutare se l’economia USA sarà abbastanza forte da permettere alla Federal Reserve di continuare a ridurre il supporto per tutto il 2014.
I prezzi dell’oro erano crollati a 1.186,00 dollari l’oncia troy lo scorso giovedì, il minimo dal 28 giugno, dal momento che gli investitori sono rimasti cauti in seguito all’annuncio che la Fed inizierà a ridurre di 10 miliardi di dollari il suo programma di acquisti mensili di bond a gennaio.
Alcuni investitori credono che la Fed ridurrà gli acquisti di bond di 10 miliardi di dollari in ciascuno dei prossimi sette vertici prima di chiudere definitivamente il programma nel dicembre 2014, tra le indicazioni di un miglioramento dell’economia statunitense.
L’oro è sceso di circa il 29% quest’anno e si avvia verso il primo calo annuo degli ultimi 13 anni ed il peggiore dal 1981, dal momento che i forti dati economici USA hanno alimentato le aspettative che la Fed potesse iniziare a ridimensionare lo stimolo.
Sul Comex, l’argento con consegna a marzo è in calo dello 0,3% a 19,35 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a marzo è in salita dello 0,15% a 3,313 dollari la libbra.
Gli scambi resteranno ridotti per le festività natalizie e perché molti traders hanno già bloccato i profitti prima della fine dell’anno, riducendo la liquidità nei mercati e facendo aumentare la volatilità.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a febbraio sono scambiati a 1.198,60 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata europea, in salita dello 0,15%. I prezzi Comex dell’oro sono rimasti in un range tra 1.196,20 dollari l’oncia troy e 1.199,80 dollari l’oncia troy.
I futures dell’oro troveranno supporto a 1.186,00 dollari l’oncia troy, il minimo dal 19 dicembre e resistenza a 1.226,00 dollari, il massimo dal 19 dicembre.
Il contratto di febbraio ieri è sceso dello 0,56% a 1.197,00 dollari l’oncia troy, in seguito alle dichiarazioni del Dipartimento per il Commercio secondo cui la spesa personale statunitense è salita dello 0,5% il mese scorso, in linea con le aspettative e il massimo da giugno.
Gli investitori attendono i dati statunitensi sugli ordinativi di beni durevoli e sulle vendite di nuove abitazioni nel corso della giornata per valutare se l’economia USA sarà abbastanza forte da permettere alla Federal Reserve di continuare a ridurre il supporto per tutto il 2014.
I prezzi dell’oro erano crollati a 1.186,00 dollari l’oncia troy lo scorso giovedì, il minimo dal 28 giugno, dal momento che gli investitori sono rimasti cauti in seguito all’annuncio che la Fed inizierà a ridurre di 10 miliardi di dollari il suo programma di acquisti mensili di bond a gennaio.
Alcuni investitori credono che la Fed ridurrà gli acquisti di bond di 10 miliardi di dollari in ciascuno dei prossimi sette vertici prima di chiudere definitivamente il programma nel dicembre 2014, tra le indicazioni di un miglioramento dell’economia statunitense.
L’oro è sceso di circa il 29% quest’anno e si avvia verso il primo calo annuo degli ultimi 13 anni ed il peggiore dal 1981, dal momento che i forti dati economici USA hanno alimentato le aspettative che la Fed potesse iniziare a ridimensionare lo stimolo.
Sul Comex, l’argento con consegna a marzo è in calo dello 0,3% a 19,35 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a marzo è in salita dello 0,15% a 3,313 dollari la libbra.