ROMA (Reuters) - Nell'ultima giornata di campagna elettorale prima del voto del 4 marzo, Matteo Renzi apre alla possibilità di un presidente del Consiglio del Pd diverso da lui in caso di vittoria elettorale.
"Non è il mio nome la questione, io ho 40 anni, posso anche aspettare", ha detto il segretario dei democratici.
L'attuale capo di governo del Pd, Paolo Gentiloni, è il politico più gradito dagli italiani e molti osservatori ritengono che il consenso del partito sarebbe più alto se Gentiloni restasse a Palazzo Chigi.
Secondo gli ultimi sondaggi diffusi prima del blackout elettorale scattato due settimane fa, il consenso del Partito democratico non supera il 25%.
Registrando una intervista a Porta a Porta, Renzi ha escluso di dimettersi da segretario del Pd in caso di sconfitta elettorale: "Le primarie si fanno nel 2021", ha detto.
Quanto alle possibili alleanze post voto, Renzi ritiene che il M5s stia "cercando l'accordo con la Lega".
I mercati, che in queste settimane non hanno mostrato particolari preoccupazioni per l'esito del voto italiano, potrebbero reagire negativamente a una affermazione dei partiti ritenuti 'populisti' e anti europei.
(Alberto Sisto)