"Oggi abbiamo aperto il grande libro del patrimonio pubblico. L'abbiamo fatto per la prima volta, non era mai stato fatto, e abbiamo scoperto che nell'attivo del bilancio dello Stato c'è un numero uguale a quello del passivo.
Il passivo è il debito sul mercato, l'attivo è ancora fuori dal mercato e in decenni è diventato una specie di "manomorta" pubblica, una enorme quantità di beni che però non sono valorizzati, hanno magari un costo superiore a quello giusto, molti possono essere messi nell'economia e qui creare ricchezza.
Abbiamo, oggi, iniziato un grande processo di riforma strutturale di questo Paese, pensiamo che da questa enorme quantità di beni possa venire fuori ricchezza per tutti, fermo che quanto è pubblico deve e può restare pubblico nell'interesse dei cittadini, ma, una quota enorme può essere risparmi, può essere investimenti, può essere un volano per l'economia".
E' quanto espresso dal Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, al seminario sul patrimonio dello Stato.
Il passivo è il debito sul mercato, l'attivo è ancora fuori dal mercato e in decenni è diventato una specie di "manomorta" pubblica, una enorme quantità di beni che però non sono valorizzati, hanno magari un costo superiore a quello giusto, molti possono essere messi nell'economia e qui creare ricchezza.
Abbiamo, oggi, iniziato un grande processo di riforma strutturale di questo Paese, pensiamo che da questa enorme quantità di beni possa venire fuori ricchezza per tutti, fermo che quanto è pubblico deve e può restare pubblico nell'interesse dei cittadini, ma, una quota enorme può essere risparmi, può essere investimenti, può essere un volano per l'economia".
E' quanto espresso dal Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, al seminario sul patrimonio dello Stato.