Eni e Sonangol hanno firmato oggi a Luanda il Production Sharing Contract (PSC) relativo al Blocco 35, nell'offshore dell'Angola, Il contratto prevede la perforazione di due pozzi in un'area a potenziale minerario nelle sequenze pre-sale e la realizzazione di rilievi sismici tridimensionali su un'area di 2.500 kmq.
Queste attività concordate verranno effettuate nel corso del primo periodo esplorativo della durata di 5 anni. Eni è operatore del blocco con una quota del 30% e gli altri partners della Joint Venture sono Sonangol P.P. (45%) e Repsol Exploracion SA (25%).
Il ruolo di operatore, inoltre, permetterà a Eni di valorizzare la propria competenza nelle attività in acque profonde, già maturata nei Blocchi 14 e 15, nei quali Eni detiene il 20%, e nel Blocco 15/06, dove Eni, operatore con una quota del 35%, ha recentemente ultimato con grande successo la prima fase della campagna esplorativa che ha portato al sanzionamento di due hub di produzione.
L'accordo firmato oggi consolida ulteriormente la presenza di Eni in Angola e rafforza l'impegno della compagnia nei progetti in acque profonde che, per la loro complessità tecnologica, richiedono un patrimonio di competenze ed esperienza che sono da sempre uno dei fattori di successo di Eni.
Questa operazione conferma l'Angola come uno dei Paesi chiave nella strategia di crescita organica della compagnia. Eni è presente in Angola dal 1980 con una produzione equity di circa 130.000 barili di olio equivalente al giorno.
Queste attività concordate verranno effettuate nel corso del primo periodo esplorativo della durata di 5 anni. Eni è operatore del blocco con una quota del 30% e gli altri partners della Joint Venture sono Sonangol P.P. (45%) e Repsol Exploracion SA (25%).
Il ruolo di operatore, inoltre, permetterà a Eni di valorizzare la propria competenza nelle attività in acque profonde, già maturata nei Blocchi 14 e 15, nei quali Eni detiene il 20%, e nel Blocco 15/06, dove Eni, operatore con una quota del 35%, ha recentemente ultimato con grande successo la prima fase della campagna esplorativa che ha portato al sanzionamento di due hub di produzione.
L'accordo firmato oggi consolida ulteriormente la presenza di Eni in Angola e rafforza l'impegno della compagnia nei progetti in acque profonde che, per la loro complessità tecnologica, richiedono un patrimonio di competenze ed esperienza che sono da sempre uno dei fattori di successo di Eni.
Questa operazione conferma l'Angola come uno dei Paesi chiave nella strategia di crescita organica della compagnia. Eni è presente in Angola dal 1980 con una produzione equity di circa 130.000 barili di olio equivalente al giorno.