Investing.com - Il dollaro statunitense ha concluso la settimana scorsa contro il franco svizzero, dopo i dati positivi sull’occupazione USA che hanno fatto scendere le aspettative verso un allentamento quantitativo da parte della Federal Reserve.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9206 venerdì, il massimo dal 17 febbraio; la coppia successivamente si è attestata a 0,9185 alla chiusura di venerdì, in salita dello 0,46% rispetto alla settimana.
Supporto a 0,9045, minimo di mercoledì e resistenza a 0,9250, massimo del 15 febbraio.
Il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che l’economia USA ha segnato un aumento di 277.000 posti di lavoro a febbraio, dopo l’aumento di 284.000 rivisti del mese precedente. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al minimo di tre anni dell’8,3%.
I dati forti hanno spinto il dollaro con il conseguente calo delle aspettative verso un allentamento quantitativo da parte della Federal Reserve.
Un report separato ha mostrato che il deficit è salito inaspettatamente a gennaio, scendendo a 52,6 milioni di dollari dai 50,4 milioni del mese precedente.
Gli analisti si aspettavano che il deficit commerciale si stringesse a 48,9 milioni di dollari a gennaio.
Venerdì la Grecia ha annunciato che più dell’85% dei creditori hanno formato l’accordo dello swap del debito, che mira a ristrutturare il 53,5% del debito del paese. L’accordo ha preparato la strada al secondo salvataggio di Atene, di 130 miliardi, evitando un default.
Tuttavia il sentimento dei mercati è rimasto sotto pressione dopo che la International Swaps and Derivatives Association ha dichiarato che lo swap del debito costituisce un “evento” che potrebbe attivare credit-default swaps con lo scopo di proteggere investitori contro le perdite sul debito sovrano greco.
Sul sentimento hanno pesato inoltre i timori sulle previsioni economiche per la zona euro, dopo che la BCE ha abbassato le previsioni per il 2012, tra meno 0,5 e 0,3%, dopo il vertice di politica monetaria di giovedì.
La banca centrale ha lasciato il tasso di interesse all’1% per il terzo mese consecutivo, in una decisione ampiamente prevista.
In svizzera i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPC è salita più del previsto a febbraio, salendo dello 0,3% dopo un calo dello 0,4% nel mese precedente.
Gli analisti avevano previsto un aumento dello 0,2% a febbraio.
Nella prossima settimana, gli investitori seguiranno gli sviluppi in Grecia. La Banca Nazionale Svizzera terrà un incontro di politica monetaria mentre gli USA pubblicheranno i dati sulle vendite al dettaglio.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati
Lunedì 12 marzo
Gli USA pubblicheranno i dati del governo sul bilancio federale.
Martedì 13 marzo
La Svizzera pubblicherà i dati sull’IPP, un importante calibro dell’inflazione al consumo.
Gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio, che rappresentano la voce principale della spesa dei consumatori, di conseguenza importante voce dell’attività economica generale. Il paese produrrà inoltre i dati sulle scorte, un segnale indicativo della spesa futura.
Sempre martedì, la Federal Reserve annuncerà il suo tasso di interesse; l’annuncio sarà accompagnato da una dichiarazione della banca centrale.
Mercoledì 14 marzo
La Svizzera pubblicherà i report sull’indice ZEW delle aspettative economiche, un indicatore chiave dello stato di salute dell’economia.
Nel corso della giornata, gli USA pubblicheranno i dati sui conti del paese, nonché i prezzi all’importazione e le scorte di greggio.
È atteso infine l’intervento del presidente della Fed Ben Bernanke, le sue dichiarazioni saranno strettamente ascoltate per avere indizi sulla futura direzione della politica monetaria.
Giovedì 15 marzo
In Svizzera, la Segreteria di Stato per gli Affari Economici pubblicherà le previsioni trimestrali di crescita. Intanto la Banca Nazionale Svizzera annuncerà il suo tasso di interesse; l’annuncio sarà accompagnato da una dichiarazione della banca centrale, che offre una visione delle condizioni economiche dalla prospettiva della banca.
Gli USA rilasceranno i dati sull’inflazione dei prezzi alla produzione, un importante indicatore per l’inflazione al consumo, nonché i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione. Il paese rilascerà inoltre i dati sull’attività manifatturiera di New York e Philadelphia, insieme ad un report sulle transazioni di sicurezza a lungo temine.
Venerdì 16 marzo
Gli Stati Uniti concluderanno la settimana con i dati del governo sull’IPC, seguiti dal report della Fed sul tasso di utilizzo e sulla produzione industriale. Inoltre, il paese rilascerà un report dell’Università del Michigan sul sentimento dei consumatori e le previsioni di inflazione.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9206 venerdì, il massimo dal 17 febbraio; la coppia successivamente si è attestata a 0,9185 alla chiusura di venerdì, in salita dello 0,46% rispetto alla settimana.
Supporto a 0,9045, minimo di mercoledì e resistenza a 0,9250, massimo del 15 febbraio.
Il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che l’economia USA ha segnato un aumento di 277.000 posti di lavoro a febbraio, dopo l’aumento di 284.000 rivisti del mese precedente. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al minimo di tre anni dell’8,3%.
I dati forti hanno spinto il dollaro con il conseguente calo delle aspettative verso un allentamento quantitativo da parte della Federal Reserve.
Un report separato ha mostrato che il deficit è salito inaspettatamente a gennaio, scendendo a 52,6 milioni di dollari dai 50,4 milioni del mese precedente.
Gli analisti si aspettavano che il deficit commerciale si stringesse a 48,9 milioni di dollari a gennaio.
Venerdì la Grecia ha annunciato che più dell’85% dei creditori hanno formato l’accordo dello swap del debito, che mira a ristrutturare il 53,5% del debito del paese. L’accordo ha preparato la strada al secondo salvataggio di Atene, di 130 miliardi, evitando un default.
Tuttavia il sentimento dei mercati è rimasto sotto pressione dopo che la International Swaps and Derivatives Association ha dichiarato che lo swap del debito costituisce un “evento” che potrebbe attivare credit-default swaps con lo scopo di proteggere investitori contro le perdite sul debito sovrano greco.
Sul sentimento hanno pesato inoltre i timori sulle previsioni economiche per la zona euro, dopo che la BCE ha abbassato le previsioni per il 2012, tra meno 0,5 e 0,3%, dopo il vertice di politica monetaria di giovedì.
La banca centrale ha lasciato il tasso di interesse all’1% per il terzo mese consecutivo, in una decisione ampiamente prevista.
In svizzera i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPC è salita più del previsto a febbraio, salendo dello 0,3% dopo un calo dello 0,4% nel mese precedente.
Gli analisti avevano previsto un aumento dello 0,2% a febbraio.
Nella prossima settimana, gli investitori seguiranno gli sviluppi in Grecia. La Banca Nazionale Svizzera terrà un incontro di politica monetaria mentre gli USA pubblicheranno i dati sulle vendite al dettaglio.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati
Lunedì 12 marzo
Gli USA pubblicheranno i dati del governo sul bilancio federale.
Martedì 13 marzo
La Svizzera pubblicherà i dati sull’IPP, un importante calibro dell’inflazione al consumo.
Gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio, che rappresentano la voce principale della spesa dei consumatori, di conseguenza importante voce dell’attività economica generale. Il paese produrrà inoltre i dati sulle scorte, un segnale indicativo della spesa futura.
Sempre martedì, la Federal Reserve annuncerà il suo tasso di interesse; l’annuncio sarà accompagnato da una dichiarazione della banca centrale.
Mercoledì 14 marzo
La Svizzera pubblicherà i report sull’indice ZEW delle aspettative economiche, un indicatore chiave dello stato di salute dell’economia.
Nel corso della giornata, gli USA pubblicheranno i dati sui conti del paese, nonché i prezzi all’importazione e le scorte di greggio.
È atteso infine l’intervento del presidente della Fed Ben Bernanke, le sue dichiarazioni saranno strettamente ascoltate per avere indizi sulla futura direzione della politica monetaria.
Giovedì 15 marzo
In Svizzera, la Segreteria di Stato per gli Affari Economici pubblicherà le previsioni trimestrali di crescita. Intanto la Banca Nazionale Svizzera annuncerà il suo tasso di interesse; l’annuncio sarà accompagnato da una dichiarazione della banca centrale, che offre una visione delle condizioni economiche dalla prospettiva della banca.
Gli USA rilasceranno i dati sull’inflazione dei prezzi alla produzione, un importante indicatore per l’inflazione al consumo, nonché i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione. Il paese rilascerà inoltre i dati sull’attività manifatturiera di New York e Philadelphia, insieme ad un report sulle transazioni di sicurezza a lungo temine.
Venerdì 16 marzo
Gli Stati Uniti concluderanno la settimana con i dati del governo sull’IPC, seguiti dal report della Fed sul tasso di utilizzo e sulla produzione industriale. Inoltre, il paese rilascerà un report dell’Università del Michigan sul sentimento dei consumatori e le previsioni di inflazione.