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Dollaro al massimo di una settimana contro lo yen sulla scia dei solidi dati USA

Pubblicato 04.02.2019, 09:35
© Reuters.
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Investing.com - Il dollaro sale al massimo di una settimana contro lo yen questo lunedì, i dati positivi sull’occupazione e sul settore industriale hanno incoraggiato la domanda del biglietto verde, ma la posizione più cauta della Federal Reserve riguardo alla politica monetaria probabilmente limiterà i guadagni.

Dai dati di venerdì è emerso che l’economia USA ha creato 304.000 posti di lavoro a gennaio, il massimo in 11 mesi, mentre l’attesissimo report dell’Institute of Supply Management ha rivelato che l’attività manifatturiera è sorprendentemente salita a gennaio.

I dati più positivi del previsto hanno ridimensionato i timori per un possibile rallentamento dell’economia statunitense, spingendo i trader a ridurre le aspettative che la Fed debba tagliare i tassi di interesse per supportare l’economia quest’anno.

Il dollaro guadagna terreno contro lo yen, con la coppia USD/JPY in salita dello 0,36% a 109,85 alle 03:32 ET (08:32 GMT), il massimo dal 25 gennaio.

“Il report sull’occupazione non agricola è stato positivo e sta supportando il dollaro. Una Fed cauta aveva colpito il cambio dollaro/yen ma il rialzo delle borse e i dati USA solidi hanno portato a questa ripresa”, spiega Nick Twidale, direttore operativo di Rakuten Securities.

Gli altri mercati monetari rimangono in range stretto, con il cambio EUR/USD a 1,1444 e la coppia GBP/USD a 1,3076.

I mercati finanziari cinesi resteranno chiusi per tutta la settimana per la festa del Capodanno Lunare, mentre altri mercati asiatici saranno chiusi per qualche giorno questa settimana, contribuendo a creare degli scambi limitati.

Il dollaro australiano scende, con il cambio AUD/USD giù dello 0,26% a 0,7228 sulla scia della pubblicazione dei dati più deboli del previsto sulle concessioni edilizie.

L’attenzione dei trader è rivolta al vertice di politica monetaria della Reserve Bank of Australia in agenda domani e la banca dovrebbe lasciare i tassi invariati.

I dati economici deboli hanno spinto gli analisti ad aspettarsi che la RBA mantenga una politica monetaria accomodante.

“Dalle aspettative dei mercati è emerso che la prossima mossa della banca sarà un taglio dei tassi, anziché un aumento come annunciato dalla RBA. La RBA dovrà inoltre ridimensionare le sue prospettive economiche ottimiste” nella dichiarazione di politica monetaria di domani, afferma Philip Wee, esperto di strategie monetarie di DBS, in una nota.

Il dollaro neozelandese è in calo, con la coppia NZD/USD giù dello 0,12% a 0,6888.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro sei rivali, sale dello 0,14% a 95,43.

-- Articolo realizzato con il contributo di Reuters

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