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Dollaro al minimo di nove mesi, possibile svolta dalla Fed

Pubblicato 02.02.2023, 09:42
Aggiornato 02.02.2023, 09:17
© Reuters

Di Geoffrey Smith

Investing.com - Il dollaro ha toccato il livello più basso degli ultimi nove mesi nelle prime contrattazioni europee di giovedì, dopo che le ultime decisioni e indicazioni della Federal Reserve sui tassi di interesse hanno fatto intravedere la fine dell’attuale ciclo di inasprimento delle politiche.

Il presidente della Fed Jerome Powell ha dichiarato in conferenza stampa che “il processo disinflazionistico è iniziato”, anche se ha aggiunto di non aspettarsi che la banca centrale inizi a tagliare i tassi di interesse quest’anno, un’opinione che i mercati valutari e obbligazionari non sembrano condividere.

Secondo alcuni, la storia sembra essere dalla parte dei mercati. Paul Donovan, capo economista di UBS Global Wealth Management, ha dichiarato in una nota che in tre degli ultimi quattro cicli di inasprimento, la Fed ha iniziato a tagliare i tassi entro sei mesi dal raggiungimento del picco. Il picco di questo ciclo è previsto intorno alla fine del primo trimestre di quest’anno.

Alle 03:00 ET (08:00 GMT), l’indice del dollaro, che tiene conto del biglietto verde rispetto a un paniere di valute delle economie avanzate, era a 100,90, in calo dello 0,1% sulla giornata, dopo essere sceso fino a 100,675. Quest’anno ha perso circa il 2,3%, in quanto gli operatori hanno scommesso sulla riduzione del differenziale dei tassi di interesse tra il dollaro e le altre valute del G10.

Questo processo dovrebbe essere messo in evidenza questo giovedì, quando sia la Banca d’Inghilterra che la Banca Centrale Europea dovrebbero aumentare i loro tassi di riferimento di 50 punti base ciascuno. Ciò porterebbe il tasso della Banca d’Inghilterra al 4,0% e il tasso di deposito della BCE al 3,0%.

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La debolezza dell’economia della zona euro e di quella britannica probabilmente farà sì che entrambe le banche si oppongano a un passo di tale portata: l’inflazione nella zona euro è scesa più del previsto a gennaio, mentre la spesa delle famiglie e l’indebitamento hanno subito un brusco rallentamento nel Regno Unito alla fine dello scorso anno. Ciò pone entrambe le banche di fronte a una sfida di comunicazione.

Le decisioni della BoE sono previste alle 07:00 ET, mentre quelle della BCE alle 08:15 ET. Il governatore della Banca d’Inghilterra Andrew Bailey parlerà alle 09:15 ET, mentre la Conferenza stampa della BCE inizierà alle 08:45 ET.

La Banca nazionale ceca dovrebbe mantenere il suo tasso di riferimento al 7%, rafforzando una tendenza che ha visto un plateau dei tassi tra le banche centrali che si sono mosse prima della Fed per contenere l’inflazione. Il Brasile ha lasciato invariato il suo tasso di riferimento per il quinto mese consecutivo mercoledì. La Banca centrale egiziana, invece, aumenterà ulteriormente i tassi fino a superare il 17%, mentre continua a lottare con le conseguenze degli shock dei prezzi dell’energia e dei prodotti alimentari dello scorso anno.

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