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Dollaro giù, riflettori su rischio politico e trattative commerciali

Pubblicato 22.08.2018, 16:01
© Reuters.  Dollaro giù, riflettori su rischio politico e trattative commerciali
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Investing.com - Il dollaro scende al minimo di due settimane contro il paniere delle valute questo mercoledì, mentre gli investitori restano cauti tra il crescente rischio politico negli Stati Uniti e i riflettori che sono puntati sulle trattative commerciali USA-Cina e sui verbali della Federal Reserve.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,17% a 94,97 alle 09:47 ET (13:48 GMT), dopo aver precedentemente segnato il minimo di 94,83, il minimo dall’8 agosto.

Sul sentimento dei mercati pesano i timori per il Presidente USA Donald Trump, dopo che il suo ex legale Michael Cohen ha ammesso di aver effettuato contributi illegali alla campagna su indicazione dell’allora candidato Trump.

Allo stesso tempo, il presidente della campagna elettorale di Trump, Paul Manafort, è stato dichiarato colpevole nel primo processo in conseguenza delle indagini sulla Russia del consulente speciale Robert Mueller.

Il dollaro è già andato sotto forte pressione alla vendita quando Trump lunedì si è detto “non entusiasta” della decisione del Presidente della Fed Jerome Powell di alzare i tassi di interesse.

La banca centrale sta alzando i tassi e dovrebbe continuare a farlo, con altri due aumenti previsti quest’anno.

La Fed pubblicherà i verbali del vertice di agosto nel corso della giornata, che gli investitori seguiranno con attenzione alla ricerca di indizi sulle previsioni della banca sull’inflazione, l’economia e i timori di una guerra commerciale.

Venerdì, Powell farà la sua prima apparizione come presidente della Fed al simposio economico annuale di Jackson Hole.

Il sentimento dei mercati è stato incoraggiato dalla ripresa delle trattative commerciali tra Washington e Pechino.

Gli investitori sperano che le trattative possano allentare le tensioni commerciali tra le due potenze economiche mondiali, sebbene il Presidente USA abbia minimizzato le prospettive di un eventuale immediato successo.

L’euro sale al massimo di due settimane contro un dollaro più debole, con il cambio EUR/USD su dello 0,26% a 1,1600.

La moneta unica ha visto una ripresa dopo essere crollata al minimo di 13 mesi contro il dollaro la scorsa settimana, nei timori per gli effetti di contagio sulle banche europee della crisi monetaria turca.

Il dollaro è in salita contro lo yen, con la coppia USD/JPY su dello 0,14% a 110,39, in ripresa dal minimo della notte di 110,02.

La sterlina guadagna terreno, con il cambio GBP/USD su dello 0,2% a 1,2920, recuperando un precedente calo.

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