Di Peter Nurse
Investing.com - Il dollaro statunitense è sceso nelle prime ore degli scambi europei di martedì, mentre il ritorno della fiducia nel settore bancario globale ha indebolito la domanda di questo bene rifugio.
Al momento della scrittura l’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei valute, è in calo dello 0,2% a 102,320.
L’indice bancario S&P 500 è salito del 3,1% lunedì, grazie alla notizia che First Citizens BancShares (NASDAQ:FCNCA) avrebbe acquisito i depositi e i prestiti della Silicon Valley Bank, fallita all’inizio del mese, e alle notizie riportate da Bloomberg secondo cui le autorità statunitensi starebbero valutando un maggiore sostegno alle banche.
I segnali di stabilità in questo settore cruciale hanno ridotto la domanda del dollaro, solitamente considerato un porto sicuro in tempi di stress.
L’indice del dollaro è salito fino a un massimo di tre mesi di 105,88 l’8 marzo, prima di scendere a 101,91 la scorsa settimana, mentre il sentimento di rischio oscillava con i diversi titoli bancari.
Le turbolenze nel settore bancario hanno anche modificato le aspettative del mercato sul probabile percorso di rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve, con una pausa a maggio ora ampiamente prevista.
Il cambio EUR/USD è salito dello 0,2% a 1,0817, con i funzionari della Banca Centrale Europea desiderosi di sottolineare non solo la continua necessità di affrontare l’inflazione, ma anche la forza di fondo delle banche della regione.
Il membro del Consiglio direttivo Mário Centeno ha dichiarato lunedì che la Banca Centrale Europea deve considerare le recenti tensioni sui mercati finanziari quando prende decisioni sui tassi di interesse, ma “il nostro obiettivo principale in questo momento è controllare l’inflazione e portarla al 2%”.
Secondo i dati sulla fiducia delle imprese francesi pubblicati questo martedì, il morale dei lavoratori è rimasto sano a marzo, nonostante i problemi del settore bancario, e questo fa seguito all’inaspettato aumento della fiducia delle imprese tedesche a marzo.
Il cambio GBP/USD è salito dello 0,3% a 1,2321, mantenendo la recente forza dopo che il governatore della Banca d’Inghilterra Andrew Bailey ha dichiarato lunedì che l’inflazione rimane il principale motore delle decisioni di politica monetaria.
I dati di British Retail Consortium, pubblicati questo martedì, hanno mostrato che l’inflazione complessiva dei prezzi dei negozi è salita all’8,9% a marzo dall’8,4% di febbraio, il più grande aumento dall’inizio delle registrazioni nel 2005.
Il cambio AUD/USD, sensibile al rischio, è salito dello 0,6% a 0,6689, mentre la coppia USD/JPY è scesa dello 0,5% a 130,92, con lo yen che ha beneficiato di un certo consolidamento dei profitti all’estero da parte delle aziende giapponesi in vista della fine dell’anno finanziario del Giappone, venerdì.
Il cambio USD/CNY è sceso dello 0,1% a 6,8816, con l’attenzione rivolta alla pubblicazione dei dati sull’{ecl-594||attività commerciale cinese}} nel corso della settimana, che forniranno indizi sullo stato della ripresa economica del Paese.