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Dollaro in salita dopo i dati commerciali USA

Pubblicato 04.04.2017, 15:13
© Reuters.  Dollaro in salita dopo i dati commerciali USA
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Investing.com - L’indice del dollaro segna lievi rialzi contro il paniere delle altre principali valute questo martedì, dopo i dati che hanno mostrato un calo del deficit commerciale statunitense a febbraio, che ha supportato le previsioni per la crescita del primo trimestre.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute è in salita dello 0,16% a 100,55 dollari alle 09.05 ET.

Il Dipartimento per il Commercio ha dichiarato che il deficit commerciale statunitense a febbraio è sceso del 9,6% a 43,6 miliardi di dollari, mentre il deficit commerciale di gennaio è stato rivisto a 48,2 miliardi da 48,5 miliardi di dollari.

Gli economisti avevano previsto una contrazione a 44,8 miliardi di dollari a febbraio.

I dati giungono nel clima di incertezza che circonda il vertice che ci sarà a breve tra il Presidente USA Donald Trump ed il Presidente cinese Xi Jinping.

Il sentimento dei mercati ha risentito dei dubbi sulla fattibilità dell’agenda di riforme promessa in campagna elettorale da Trump, che spingerebbero l’economia USA ed incoraggerebbero la Fed ad inasprire la politica monetaria in maniera più decisa.

Il dollaro è al minimo di una settimana contro lo yen, con il cambio USD/JPY in calo dello 0,30% a 110,55 dopo essere sceso ai minimi di 110,36 nell’overnight, in minimo dal 28 marzo.

L’euro è in calo contro il dollaro, con il cambio EUR/USD in calo dello 0,14% a 1,0655.

La sterlina è in calo contro il biglietto verde, con il cambio GBP/USD in calo dello 0,42% a 1,2434.

La sterlina è andata sotto pressione dopo i dati manifatturieri britannici che hanno mostrato un rallentamento della crescita lo scorso mese.

Il dollaro australiano è in calo, con il cambio AUD/USD in calo dello 0,68% a 0,7553.

La Reserve Bank of Australia ha mantenuto il tasso invariato all’1,5% in conclusione al vertice di politica monetaria, come previsto dai mercati, ma ha evidenziato che alcuni indicatori nel mercato del lavoro si sono indeboliti di recente.

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