Dollaro in salita, i mercati assimilano l’aumento dei tassi della Fed

Pubblicato 27.09.2018, 10:04
© Reuters.  Dollaro in salita, i mercati assimilano l’aumento dei tassi della Fed
EUR/USD
-
GBP/USD
-
USD/JPY
-
DX
-

Investing.com - Il dollaro guadagna terreno contro le altre principali valute questo giovedì, con i mercati che assimilano il previsto aumento dei tassi da parte della Federal Reserve e gli indizi secondo cui la banca resta intenzionata ad inasprire la politica monetaria il prossimo anno.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,31% a 94,16 alle 04:03 ET (08:03 GMT).

La Fed ha alzato i tassi di interesse di un quarto di punto al 2,25% ieri, il terzo aumento di quest’anno e l’ottavo dal 2015.

Nella dichiarazione della banca si legge che la Fed prevede un altro aumento a dicembre seguito da tre interventi nel 2019 e da un ulteriore rialzo nel 2020.

La banca centrale ha rimosso l’aggettivo “accomodante” usato per descrivere la politica monetaria nella sua dichiarazione, spiegando che la modifica non indica alcun cambiamento nella sua intenzione di normalizzare la politica monetaria.

Alcuni trader hanno considerato la modifica un segnale del fatto che, se la Fed non ritiene più che la sua politica sia accomodante, allora potrebbe essere vicina alla conclusione del sui ciclo di inasprimento monetario.

Sebbene il Presidente della Fed Jerome Powell abbia dichiarato che non si aspetta nessuna sorpresa al rialzo dell’inflazione, i policymaker hanno alzato le previsioni sulla crescita economica USA per quest’anno ed il prossimo.

L’euro scende contro il dollaro, con il cambio EUR/USD giù dello 0,32% a 1,1701.

Debole anche la sterlina, con la coppia GBP/USD giù dello 0,42% a 1,3112: gli investitori rimangono pessimisti circa le prospettive per le trattative sulla Brexit tra il Regno Unito e l’Unione Europea.

Il dollaro scende contro lo yen, con la coppia USD/JPY giù dello 0,11% a 112,60.

Intanto, il peso argentino scende contro il dollaro, con la coppia ARD/USD in calo dello 0,62% a 0,02596 dopo che il paese è riuscito ad ottenere un prestito di 57 miliardi di dollari dal Fondo Monetario Internazionale.

Il prestito è finalizzato a supportare l’economia argentina sulla scia della crisi monetaria che ha visto l’assalto al peso e un’inflazione galoppante.

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.