Investing.com - Il dollaro è pressoché invariato vicino al massimo di 10 settimane contro le altre principali valute negli scambi sottotono di questo lunedì, le speranze di un aumento a dicembre dei tassi da parte della Federal Reserve supportano il biglietto verde, anche se pesano i timori geopolitici.
I volumi degli scambi resteranno limitati con i mercati USA chiusi per il Columbus Day.
Il biglietto verde resta sostenuto dai dati sui compensi emersi dal report sull’occupazione USA di venerdì che potrebbero spingere l’inflazione.
L’economia statunitense ha ridotto i posti di lavoro di 33.000 unità a settembre, secondo quanto riportato dal Dipartimento per il Lavoro, mettendo fine a sette anni consecutivi di crescita dell’occupazione. Tuttavia il calo è stato dovuto al rallentamento delle assunzioni per via degli effetti degli uragani Irma e Harvey.
Il tasso di disoccupazione è sceso al 4,2%, il minimo dal 2001, mentre la media dei compensi orari è salita del 2,9% rispetto all’anno scorso.
La ripresa dell’inflazione dei compensi ha alimentato le aspettative che la Federal Reserve possa alzare i tassi di interesse a dicembre.
Lo yen resta stabile, con la coppia USD/JPY a 112,63, mentre il cambio USD/CHF scende dello 0,20% a 0,9778.
La domanda di valuta rifugio è aumentata sulla scia delle voci secondo cui la Corea del Nord si starebbe preparando a testare un missile a lungo raggio che potrebbe raggiungere la costa occidentale degli Stati Uniti.
Il cambio EUR/USD è pressoché invariato a 1,1740, staccandosi dal minimo di sette settimane di 1,1668 tra le tensioni politiche in Spagna.
Centinaia di migliaia di manifestanti si sono radunati a Barcellona, la capitale della Catalogna, nel weekend per protestare contro il movimento indipendentista locale.
La coppia GBP/USD sale dello 0,47% a 1,3128, allontanandosi dal minimo di quattro settimane di venerdì di 1,3027, in vista del quinto round delle trattative sulla Brexit tra Regno Unito ed UE in programma questa settimana.
Le trattative si svolgeranno in un clima di apprensione per la possibile battaglia sulla leadership del Regno Unito, in seguito alle minacce di un ex presidente del Partito Conservatore che ha chiesto il supporto di 30 legislatori per far cadere il governo del Primo Ministro britannico Theresa May.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,17% a 0,7753 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,18% a 0,7076.
Intanto, il cambio USD/CAD sale dello 0,08% a 1,2539, non lontano dal massimo di un mese di venerdì di 1,2599.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è invariato a 93,56 alle 05:25 ET (09:25 GMT), restando vicino al massimo di 10 settimane di venerdì di 94,10.