Investing.com - Il dollaro neozelandese scende questo giovedì, la Reserve Bank of New Zealand ha annunciato che lascerà i tassi di interesse a minimo storico dell’1,75% per altri due anni, poiché le prospettive sull’economia del paese rimangono deboli.
Il cambio NZD/USD scende dello 0,82% a 0,6679 alle 1:13 ET (05:13 GMT). Il Governatore della banca centrale Adrian Orr stamane ha reso noto di essere pronto ad un taglio dei tassi se necessario.
“Prevediamo di lasciare i tassi di interesse a questo livello nel 2019 e nel 2020, più a lungo di quanto previsto a maggio”, ha dichiarato Orr. “La direzione della nostra prossima mossa sui tassi potrebbe essere al rialzo o al ribasso”.
Inoltre, la banca centrale ha tagliato le previsioni sulla crescita economica nel 2018 in quanto i dati hanno mostrato che la fiducia delle imprese è diminuita e il settore immobiliare si è indebolito.
Anche i rischi per le esportazioni neozelandesi sono aumentati, tra le tensioni commerciali globali, fa notare la RBNZ.
Intanto, lo yuan cinese sale dello 0,2% contro il dollaro USA. Secondo un articolo della CNBC, la recente debolezza della moneta cinese sta creando degli ostacoli agli sforzi di Pechino di promuovere la valuta a livello globale.
Lo yuan è sotto pressione da luglio, sulla scia dello scontro commerciale con gli Stati Uniti, e gli analisti ora ritengono che la sua spinta per diventare una moneta globale probabilmente subirà una battuta d’arresto.
“L’internazionalizzazione del renminbi potrebbe rallentare temporaneamente nel secondo semestre”, ha riferito alla CNBC Ken Cheung, esperto senior di strategie per il forex asiatico di Mizuho Bank ad Hong Kong, parlando delle interruzioni causate dalla guerra commerciale.
In un report di martedì, invece, gli economisti di IHS Markit spiegano che il calo dello yuan è cominciato all’inizio dell’anno, con la Federal Reserve che continua ad alzare i tassi di interesse.
“Fino a quando ci saranno altre tensioni o altra incertezza sul commercio tra USA e Cina, allora sarà probabile che il volume degli scambi commerciali tra i due paesi si riduca”, affermano. “E questo ostacola l’internazionalizzazione generale del renminbi, in termini di uso della valuta come moneta per gli scambi commerciali”.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,03% a 94,98.
Il dollaro scende però contro lo yen giapponese, con il cambio USD/JPY giù dello 0,06% a 110,96.