Investing.com - Il dollaro è scambiato vicino al minimo di due settimane contro le altre principali valute questo mercoledì, i crescenti timori di una possibile guerra commerciale per via dei dazi all’importazione USA continuano a pesare sul biglietto verde.
Il dollaro si è indebolito quando ieri il Presidente USA Donald Trump ha annunciato che procederà con i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio nonostante le pressioni degli alleati politici affinché faccia un passo indietro sulla decisione.
La scorsa settimana, Trump ha annunciato l’intenzione di imporre dazi all’importazione del 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio per rispettare la sua agenda commerciale nazionalista.
I mercati sono in fermento inoltre in seguito alle dimissioni del consigliere economico di Trump Gary Cohn, rese note ieri. La decisione sarebbe stata presa in conseguenza di un disaccordo tra Cohn e il Presidente statunitense in merito ai dazi sulle importazioni.
I trader temono che i dazi proposti possano spingere l’inflazione e provocare ritorsioni da parte dei partner commerciali degli Stati Uniti. I principali possessori di Buoni del Tesoro USA, compresi Cina ed Unione Europea, potrebbero infatti ridurre la quantità di asset statunitensi in loro possesso.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,11% a 89,46 alle 05:15 ET (09:15 GMT), poco più del minimo di due settimane di 89,38 registrato nella notte.
L’euro è in salita, con la coppia EUR/USD su dello 0,19% a 1,2427, mentre il cambio GBP/USD è in calo dello 0,11% a 1,3872.
Lo yen e il franco svizzero salgono, con la coppia USD/JPY giù dello 0,44% a 105,64 e il cambio USD/CHF in calo dello 0,34% a 0,9377.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,26% a 0,7809 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,15% a 0,7279.
Intanto, il cambio USD/CAD scende dello 0,40% a 1,2927 mentre i trader attendono la decisione sui tassi di interesse della Banca del Canada nel corso della giornata.
La Banca del Canada ha dichiarato che l’incertezza sul futuro dell’Accordo nordamericano per il libero scambio sta pesando sempre di più sulle prospettive per l’economia canadese.