Di Geoffrey Smith
Investing.com - Il dollaro è rimasto invariato negli scambi europei di questo mercoledì, con i mercati in bilico in attesa della decisione politica della Federal Reserve statunitense.
Alle 09:10 GMT), l’ indice del dollaro si attestava a 101,84, in calo di meno dello 0,1% rispetto alla chiusura di martedì. L’euro era in salita dello 0,1% a 1,0875, mentre la sterlina era praticamente invariata a 1,2315 dollari.
Si prevede che la Fed aumenti i tassi 25 punti base, portandoli in un range tra 4,50-4,75%, dopo l’aumento di 50 punti base di dicembre e i tre aumenti di 75 punti base delle riunioni precedenti.
La Fed ha rallentato il ritmo di rialzo dei tassi in risposta all’evidenza che l’economia statunitense sta rallentando e che il picco dell’inflazione è passato: l’indice dei prezzi al consumo è sceso per sei mesi di fila, ma è ancora più di tre volte l’obiettivo della Fed del 2%.
Un aumento di 25 punti base porterebbe il tasso dei fed funds al di sopra dell’indicare PCE core (spesa per consumi personali), il preferito della Fed come indicatore d’inflazione, per la prima volta nell’attuale ciclo, soddisfacendo finalmente una delle definizioni di politica monetaria “restrittiva”.
Gli analisti avvertono che il rischio principale della riunione della Fed è che il presidente Jerome Powell si opponga con forza all’aumento delle speculazioni su un primo taglio dei tassi nel corso dell’anno. Powell e altri funzionari della Fed hanno ripetutamente avvertito nelle ultime settimane della necessità di mantenere i tassi al di sopra del 5% per un certo periodo di tempo, al fine di ridurre la pressione inflazionistica dell’economia statunitense.
Anche la sterlina e l’euro sono intrappolati nella modalità pre-banca centrale, con la Banca Centrale Europea e la Banca d’Inghilterra che si riuniranno entrambe giovedì.
Si prevede che BoE aumenti ancora il tasso di interesse di 50 punti base, portandolo al 3,5%, nonostante la serie di dati economici negativi di questa settimana