Investing.com - Il dollaro sale al massimo di oltre una settimana contro l’euro negli scambi della mattinata europea di questo mercoledì, sulla scia di altri dati deboli in Germania che hanno messo in evidenza la perdita di slancio nel tradizionale motore di crescita della zona euro.
Gli ordinativi alle fabbriche tedeschi sono infatti scesi dell’1,6% a dicembre, il secondo calo mensile consecutivo e il maggiore da giugno.
Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,3%.
La notizia probabilmente comporterà un inizio d’anno debole per la produzione industriale tedesca, che tende a seguire i dati sugli ordinativi con un ritardo di uno o due mesi.
Alle 03:00 ET (08:00 GMT), l’euro si attesta a 1,1383, dopo aver segnato il minimo di due settimane di 1,1380.
La sterlina scende al minimo di due settimane di 1,2926 dopo la notizia secondo cui il Primo Ministro Theresa May avrebbe accettato il fatto che il cosiddetto “confine irlandese” debba rientrare in qualunque accordo di divorzio che verrà siglato con l’Unione Europea.
E questo contribuisce ad aumentare il rischio che non riesca a far approvare l’accordo di divorzio al Parlamento entro fine marzo, quando il Regno Unito dovrà lasciare formalmente il blocco.
Nella notte, il dollaro è salito contro la maggior parte delle valute, con il discorso sullo Stato dell’Unione del Presidente Donald Trump che non ha scatenato alcun dramma particolare. Trump ha parlato ancora del finanziamento di un muro al confine meridionale degli Stati Uniti ma non ha minimamente accennato alla possibilità di dichiarare un’emergenza nazionale per raggiungere il suo scopo.
Il biglietto verde segna il rialzo maggiore contro l’aussie, dopo che il Governatore della banca centrale australiana Philip Lowe ha dichiarato che la prossima mossa sui tassi di interesse potrebbe essere al ribasso.
La Reserve Bank of Australia afferma da oltre un anno che i tassi hanno probabilmente raggiunto il fondo e ha omesso di parlare della possibilità di ulteriori tagli dopo aver lasciato invariato il tasso di riferimento in occasione del vertice di politica monetaria di ieri. Il cambio AUD/USD crolla dell’1,4% a 0,7129, mentre la coppia NZD/USD scende dello 0,6% a 0,6847.