Investing.com - I futures dell’oro sono in salita in range stretto nella mattinata di questo mercoledì, ma i guadagni sono limitati dai dubbi degli investitori sulla necessità di un ulteriore stimolo all’economi USA a seguito dei dati positivi rilasciati ieri.
L’andamento del prezzo dell’oro quest’anno ha seguito molto le aspettative sulla banca centrale statunitense e la conclusione anticipata del programma di allentamento.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, I futures dell’oro con consegna ad agosto sono stati scambiati a 1.386,55 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in salita dello 0,5% sulla giornata.
I prezzi comex sono rimasti nel range stretto di 10 tra 1.379,65 dollari l’oncia troy, il minimo giornaliero ed il massimo della seduta di 1.389,65 dollari l’oncia troy.
Supporto a 1.337,85 dollari l’oncia troy, il minimo dal 20 maggio e resistenza a 1.413,05, massimo del 22 maggio.
I prezzi sono andati sotto pressione dopo i dati che hanno mostrato un livello di fiducia dei consumatori statunitensi al massimo dal febbraio 2008.
Il Conference Board ha dichiarato che l’indice della fiducia dei consumatori è salito a 76,2 a maggio dal 69,0 ad aprile, contro le aspettative di una lettura a 71,0.
Un secondo report USA ha mostrato che l’indice dei prezzi delle case Case-Shiller è salito del 10m9% a marzo rispetto all’anno precedente, segnando il maggiore calo dall’aprile 2006.
I dati hanno spinto le aspettative che la Federal Reserve inizi a ridurre il piano di acquisto mensile di 85 miliardi di dollari in bond.
Il 16 aprile i prezzi dell’oro sul Comex hanno toccato il minimo di 27 mesi di 1.322,25 .
I prezzi del metallo prezioso sono scesi quasi del 27% dal record assoluto di 1.920,80 dollari l’oncia troy toccato nel settembre 2011, alimentando i timori che l’impennata dell’oro possa giungere alla fine.
Gli analisti hanno avvisato della possibilità si ulteriori ribassi.
Ieri le importanti banche di Wall Street, JP Morgan e Bank of America Merrill Lynch hanno ridotto le rispettive previsioni di crescita per il 2013.
JP Morgan ha tagliato le previsioni di crescita per il 2013 a 1.595 dollari l’oncia troy, contro la precedente stima di 1.745. Nel breve termine gli analisti della banca prevedono una media di 1.450 dollari l’oncia troy, il 18% in meno delle precedenti previsioni.
Bank of America prevede una media di 1.478 dollari l’oncia troy nel 2013, il 12% in meno delle precedenti previsioni di 1.680 dollari.
Sul Comex, l’argento con consegna a luglio ha segnato +0,1% a 22,11 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a luglio è sceso dello 0,8% a 3,288 dollari la libbra.
L’andamento del prezzo dell’oro quest’anno ha seguito molto le aspettative sulla banca centrale statunitense e la conclusione anticipata del programma di allentamento.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, I futures dell’oro con consegna ad agosto sono stati scambiati a 1.386,55 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in salita dello 0,5% sulla giornata.
I prezzi comex sono rimasti nel range stretto di 10 tra 1.379,65 dollari l’oncia troy, il minimo giornaliero ed il massimo della seduta di 1.389,65 dollari l’oncia troy.
Supporto a 1.337,85 dollari l’oncia troy, il minimo dal 20 maggio e resistenza a 1.413,05, massimo del 22 maggio.
I prezzi sono andati sotto pressione dopo i dati che hanno mostrato un livello di fiducia dei consumatori statunitensi al massimo dal febbraio 2008.
Il Conference Board ha dichiarato che l’indice della fiducia dei consumatori è salito a 76,2 a maggio dal 69,0 ad aprile, contro le aspettative di una lettura a 71,0.
Un secondo report USA ha mostrato che l’indice dei prezzi delle case Case-Shiller è salito del 10m9% a marzo rispetto all’anno precedente, segnando il maggiore calo dall’aprile 2006.
I dati hanno spinto le aspettative che la Federal Reserve inizi a ridurre il piano di acquisto mensile di 85 miliardi di dollari in bond.
Il 16 aprile i prezzi dell’oro sul Comex hanno toccato il minimo di 27 mesi di 1.322,25 .
I prezzi del metallo prezioso sono scesi quasi del 27% dal record assoluto di 1.920,80 dollari l’oncia troy toccato nel settembre 2011, alimentando i timori che l’impennata dell’oro possa giungere alla fine.
Gli analisti hanno avvisato della possibilità si ulteriori ribassi.
Ieri le importanti banche di Wall Street, JP Morgan e Bank of America Merrill Lynch hanno ridotto le rispettive previsioni di crescita per il 2013.
JP Morgan ha tagliato le previsioni di crescita per il 2013 a 1.595 dollari l’oncia troy, contro la precedente stima di 1.745. Nel breve termine gli analisti della banca prevedono una media di 1.450 dollari l’oncia troy, il 18% in meno delle precedenti previsioni.
Bank of America prevede una media di 1.478 dollari l’oncia troy nel 2013, il 12% in meno delle precedenti previsioni di 1.680 dollari.
Sul Comex, l’argento con consegna a luglio ha segnato +0,1% a 22,11 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a luglio è sceso dello 0,8% a 3,288 dollari la libbra.