Di Peter Nurse
Investing.com - Il dollaro registra una moderata ripresa negli scambi della mattinata europea di questo giovedì, cancellando le perdite precedenti, ma la prognosi a lungo termine per il biglietto verde continua ad essere meno buona.
Alle 3:00 ET (07:00 GMT), l’indice del dollaro USA ICE (NYSE:ICE), che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,1% a 96,135. Il cambio EUR/USD scende dello 0,1% a 1,1398, la coppia GBP/USD è in calo dello 0,3% a 1,2544, ed il cambio USD/JPY resta invariato a 106,92.
Contribuisce ad aiutare il dollaro questo giovedì il continuo aumento dei casi di Covid-19 a livello globale, con una raffica di focolai localizzati in tutto il mondo che porta il numero totale di contagi a 13,5 milioni e le vittime a quasi 600.000, in base ai dati della Johns Hopkins University.
La Cina ha riportato una crescita del 3,2% del PIL del secondo trimestre su base annua, in netta ripresa dalla contrazione del 6,8% del primo trimestre, sebbene lo yuan si sia lievemente indebolito quando i dati mensili hanno rivelato un sorprendente calo delle vendite al dettaglio che suggerisce il persistere della debolezza della domanda dei consumatori.
“I trend dei mercati globali sembrano indicare sempre di più un passaggio dai vincitori dello stare a casa (tech, USD) verso gli scambi di reflazione (Dax, settore energetico, valute mercati emergenti) e non una paura per la crescita globale/USA”, scrivono in una nota gli analisti di Danske Bank.
“Continuiamo a vedere la coppia EUR/USD come parte integrante di questo passaggio”, aggiunge Danske. “Tenendo a mente questo aspetto (e non abbiano neanche iniziato a mettere in conto l’ottimismo per la Brexit), abbiamo cominciato a pensare di poter portare il nostro obiettivo a 1 e a 3 mesi a 1,15”.
L’indice del dollaro dovrebbe indebolirsi di circa il 2% a 94,1 entro il secondo trimestre del prossimo anno, secondo un sondaggio degli analisti condotto da Bloomberg.
Inoltre, l’indice del dollaro in relazione al commercio di Deutsche Bank (DE:DBKGn) è crollato di oltre l’1% finora questo mese, scrive Bloomberg, e dovrebbe testare la linea di trend in vigore dal 2011, la cui infrazione costituirebbe un importante segnale per gli orsi del dollaro.
Intanto, la Banca Centrale Europea si riunirà nel corso della giornata, ma difficilmente annuncerà un altro pacchetto di allentamento, dato il recente intervento di giugno.
“Ci aspettiamo che vengano ribaditi i recenti commenti da parte dei vari membri del consiglio direttivo, con un tono cautamente ottimista rispetto alle proiezioni di giugno”, aggiunge Danske.
Nel corso della giornata sono attesi importanti dati economici statunitensi, con le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione che dovrebbero mostrare una situazione dell’occupazione in lento miglioramento, mentre gli analisti cercheranno di capire se il forte rimbalzo di maggio delle vendite al dettaglio possa essere stato replicato.