Investing.com - Il dollaro è pressoché invariato al minimo di otto mesi contro le altre principali valute questo venerdì, continuano a pesare le aspettative di un inasprimento delle politiche monetarie mentre gli investitori attendono una serie di dati statunitensi nel corso della giornata.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,13% a 1,1426, staccandosi dal massimo di 13 mesi della seduta precedente di 1,1445.
L’euro si è rafforzato dopo le parole di martedì del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, secondo cui la banca potrebbe presto iniziare a ridimensionare il quantitative easing.
La coppia GBP/USD è stabile a 1,3002, dopo aver toccato il massimo di sei settimane nella notte.
La sterlina resta supportata da quando mercoledì il Governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney ha affermato che una riduzione dello stimolo monetario potrebbe rendersi necessaria man mano che diminuirà la capacità inutilizzata dell’economia.
La commissione di politica monetaria della BoE è stata divisa 5 a 3 in occasione del vertice all’inizio del mese circa la decisione di alzare i tassi di interesse dal minimo storico dello 0,25%. Carney ha votato per mantenere i tassi invariati.
Intanto, la coppia USD/JPY scende dello 0,13% a 112,05.
Stamane, i dati hanno mostrato che l’indice ufficiale dei direttori acquisti del settore manifatturiero cinese è salito a 51,7 a giugno da 51,2 del mese prima. Gli analisti avevano previsto un calo a 51,0 questo mese.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,08% a 0,7688 ed il cambio NZD/USD che sale dello 0,30% a 0,7322.
La Cina è il principale partner delle esportazioni per l’Australia ed il secondo per la Nuova Zelanda.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile ad un nuovo minimo di otto mesi di 95,37.