Investing.com - Il dollaro resta in calo contro le altre principali valute questo mercoledì, nonostante la fine del blocco delle attività amministrative negli Stati Uniti che non è riuscita a dare molto slancio al biglietto verde, mentre pesano i timori per le politiche protezioniste del Presidente Donald Trump.
Gli investitori restano cauti dopo che dalla Casa Bianca hanno dichiarato che il Presidente Trump starebbe pianificando di utilizzare il discorso al World Economic Forum per sottolineare le proprie politiche fondate sul concetto “Prima l’America”.
Tra queste politiche il possibile ritiro dal NAFTA e dall’accordo mondiale sui cambiamenti climatici.
Il dollaro ha visto una leggera ripresa quando lunedì il Congresso ha approvato delle misure per finanziare il governo per circa tre settimane e il Presidente Donald Trump ha firmato la proposta di legge, mettendo fine ai tre giorni di paralisi del governo.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,41% al nuovo minimo di tre anni di 89,35 alle 08:05 a.m. ET (12:05 GMT).
L’euro quest’anno viene incoraggiato dal crescente ottimismo che la Banca Centrale Europea possa annunciare una chiusura più veloce del suo programma di stimolo.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,43% ad un nuovo massimo di tre anni di 1,2351.
Positiva anche la sterlina, con la coppia GBP/USD su dell’1,15% al massimo di 19 mesi di 1,4164 in seguito ai dati ufficiali di questa mattina secondo cui il tasso di disoccupazione britannico è rimasto al minimo di 42 anni a novembre, come previsto, mentre l’inflazione dei compensi - esclusi i bonus - è inaspettatamente salita.
Meno positivi però i dati sul numero delle richieste di sussidio di disoccupazione nel Regno Unito, aumentate di 8.600 unità a dicembre, deludendo le attese di un incremento di 5.400 unità.
La sterlina è stata supportata nelle ultime sedute dal crescente ottimismo sulla possibilità che il paese possa ottenere un accordo sulla Brexit vantaggioso.
Anche lo yen e il franco svizzero sono in salita, con la coppia USD/JPY giù dello 0,81% a 109,44 e il cambio USD/CHF in calo dello 0,76% a 0, 9503.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono positivi, con la coppia AUD/USD su dello 0,92% a 0,8074 ed il cambio NZD/USD che sale dello 0,73% a 0,7411.
Intanto, la coppia USD/CAD scende dello 0,72% a 1,2330.