Investing.com - Il dollaro sale contro il paniere delle altre principali valute questo lunedì ma i guadagni resteranno limitati dopo i dati che hanno rivelato un rallentamento dell’aumento dei compensi USA a gennaio, dati che hanno ridimensionato le attese di un veloce aumento dei tassi di interesse per quest’anno.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,26% a 99,95.
Sebbene il report sull’occupazione di venerdì abbia rivelato che la crescita dei posti di lavoro ha superato le aspettative, l’aumento dei compensi è rimasto modesto, il che potrebbe spingere la Federal Reserve ad adottare un approccio più cauto nell’intervenire sui tassi di interesse.
Secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com, meno del 10% dei traders si aspetta un aumento dei tassi di interesse in occasione del vertice di marzo. La possibilità di un intervento a giugno è pari invece a poco meno del 50%.
La Fed, che ha alzato i tassi a dicembre, ha previsto tre aumenti per quest’anno.
La scorsa settimana la banca centrale statunitense ha ribadito che l’economia sta migliorando ma non ha dato indicazioni chiare circa la tempistica del prossimo aumento dei tassi dal momento che i policymaker aspettano di valutare l’impatto delle politiche protezioniste del nuovo governo Trump ed i recenti commenti sulle valute.
Sul biglietto verde pesano infatti i timori che la scelta di un dollaro debole possa giocare un ruolo fondamentale nel piano “Prima l’America” di Trump.
Il dollaro è pressoché invariato contro lo yen, con la coppia USD/JPY a 112,62, non lontano dal minimo di giovedì scorso di 112,04, il minimo dal 30 novembre.
La valuta statunitense sale contro l’euro, con il cambio EUR/USD in calo dello 0,32% a 1,0747.
Nella zona euro, i dati di questa mattina hanno mostrato un aumento dell’attività delle fabbriche tedesche al massimo di due anni e mezzo a gennaio, con gli ordinativi alle fabbriche che sono schizzati del 5,2%, il massimo dal gennaio del 2014.
Il dollaro sale anche contro la sterlina, con la coppia GBP/USD giù dello 0,25% a 1,2453.
Il dollaro australiano scende dopo i dati deludenti sulle vendite al dettaglio, con il cambio AUD/USD in calo dello 0,25% a 0,7661.