Investing.com - Il dollaro è stabile contro le altre principali valute questo giovedì, gli investitori attendono una serie di report economici USA nel corso della giornata, dopo i dati positivi sulla crescita economica e l’occupazione di ieri che hanno spinto la domanda del biglietto verde.
Il dollaro è stato infatti supportato ieri quando i dati hanno rivelato che la crescita economica statunitense del secondo trimestre è stata rivista al rialzo più del previsto.
Un secondo report ha mostrato che il settore privato USA ha aggiunto più posti di lavoro del previsto a luglio.
I trader attendono i report sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione e sulle spese personali, nel corso della giornata, per avere maggiori indicazioni sulla forza dell’economia.
Lo yen scende, con il cambio USD/JPY su dello 0,24% al massimo di due settimane di 110,51 e la coppia USD/CHF è stabile a 0,9559.
La richiesta di investimenti rifugio si è indebolita poiché i timori per le tensioni geopolitiche si sono ridimensionati dopo che la reazione del Presidente USA Donald Trump all’ultimo test missilistico della Corea del Nord lunedì è stata più moderata che in passato. Trump ha comunque avvisato che “non è esclusa alcuna opzione”.
La coppia EUR/USD sale dello 0,14% a 1,1901, mentre il cambio GBP/USD scende dello 0,28% a 1,2888.
La moneta unica ha trovato supporto nei dati ufficiali secondo cui l’indice dei prezzi al consumo nella zona euro è salito più del previsto ad agosto.
L’attenzione dei trader è rivolta inoltre al terzo round delle trattative sull’Articolo 50 tra Regno Unito ed Unione Europea, che si concluderanno in giornata.
Il Primo Ministro britannico Theresa May è in visita in Giappone questa settimana, per discutere dei legami commerciali post-Brexit.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,13% a 0,7893 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,62% al minimo di quasi tre mesi di 0,7157.
L’ufficio nazionale di statistica australiano stamane ha reso noto che gli investimenti privati sono aumentati dello 0,8% nel secondo trimestre, più dello 0,3% previsto.
Intanto, Philip Lowe della Reserve Bank of Australia ha dichiarato che “l’attuale prezzo del mercato implica una probabilità più alta di un aumento dei tassi, piuttosto che di una riduzione”, aggiungendo che “significa inoltre che la prossima mossa sui tassi di interesse è ancora lontana”.
I dati di stamane hanno rivelato inoltre che l’indice ANZ sulla fiducia delle imprese in Nuova Zelanda è sceso a 18,3 questo mese da 19,4 di luglio.
Intanto, la coppia USD/CAD sale dello 0,08% a 1,2630, il massimo dal 18 agosto.
Gli investitori continuano a monitorare gli sviluppi a Houston e nella Costa del Golfo, in un clima di incertezza per l’impatto dell’uragano Harvey sul settore petrolifero.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è invariato a 92,89 alle 05:20 ET (09:20 GMT), il massimo dal 28 agosto.